Quando ho aperto questo blog avevo un unico, chiaro obiettivo, risparmiare i soldi che un web designer od un web marketer mi avrebbero giustamente chiesto per realizzare ed indicizzare un sito efficace.
Ho risparmiato quei soldi.
E' stato facile, non li avevo del tutto.
Idem adesso!
Ovviamente non ho neanche un sito e neppure un blog efficace, più che giusto. Non lo merito.
Eppure, incredibile, ma riesco a vivere comunque serenamente!
Aprì il blog mia figlia in cinque minuti, forse meno.
Decidemmo il nome in base al lavoro che in quel momento mi rappresentava, l'intaglio dei vegetali.
Due giorni dopo quel nome già mi stava antipaticissimo, adesso che ci vedo meno ed intaglio quasi niente, al massimo le unghie, quel nome mi sta proprio sulle scatole:((
Quindi lo cambio
IL MIO NOME E' PAPAVERO
Da sempre il mio fiore preferito è il papavero.
E' il fiore più forte, cresce spontaneo in mezzo ai campi, in mezzo al grano.
Corre lungo i binari lasciando presagire viaggi infiniti e senza meta.
UN PAPAVERO NON SI ADDOMESTICA
Un papavero non sta in un'aiuola, al massimo ci cresce vicino per disordinare dispettosamente un giardino troppo composto.
UN PAPAVERO SE NE FREGA
Il papavero è il fiore più fragile, se gli stropicci i petali loro piangono e ti svaniscono tra le dita in un attimo.
UN PAPAVERO E' LIBERO PER SEMPRE
Non c'è niente al mondo di più triste di un papavero in un vaso, riuscite ad immaginarlo??
Può vivere solo nella terra e quella terra se la sceglie lui.
Il mio soprannome è sempre stato Papavero.
Papavero è il nome con il quale io chiamo le persone che sento uguali a me.
Queste persone sono chiaramente pochissime e preziose.
Non mi resta che capire come cambiare nome al blog.
Se qualcuno lo sa per favore mi regali il segreto:))
In cambio io regalo le sfumature verdi dei piatti nati, anche stavolta, dal mio orto:
FLAN DI FAVE E BORRAGINE, MERINGA AI PINOLI E FIORI DI ROSMARINO
SALAME DI DENTICE E ASPARAGI AL VAPORE DI MIRTO
FIORE DI ZUCCHINA, ZUCCHINA, PRESCINSEUA, BORRAXE E BAXAICO'
...e che la vita vi sia lieve, intensa, dannatamente curiosa sempre!!
E Papavero sia! Io sarò la tua Papera!! :) .....che si sa che Papaveri e Papere vanno insieme da decenni....Il tuo orto magico, popolato da ricci e daini, cinghiali e fagiani, ballerine gialle e cinciallegre, gazze e ghiandaie e con i suoi meravigliosi frutti che la tua fantasia e la tua abilità trasformano in piccole tavolozze di variopinti sapori. Ti voglio sempre più bene, carissima amica mia.
RispondiElimina"Forse che quella che chiamiamo rosa cesserebbe d'avere il suo profumo se la chiamassimo con altro nome? " Insomma, quale che sia il nome, il tuo blog resta sempre un luogo di meraviglie dal "profumo" inconfondibile!
RispondiEliminaRobi, paperella mia...manchi a questa casa ed a me!!!
RispondiEliminaMariella, mille grazie! Non dirmi che nelle tue trasferte in Costa Azzurra non riesci a farti un paio di mojitos all'ombra del ciliegio!!!
Ottima decisione! Proud of you baby.
RispondiEliminaSì, vabbé Sabri....ma due piade nell'orto non vieni a farmele?!!!
RispondiEliminaCosì ti racconto un'idea che mi è venuta in mente:)))
Bellissimo nome,ma qualsiasi scegli il tuo blog è sempre eccezionale e di immenso valore conferito dalla tua bravura (che mi lascia sempre a bocca aperta)e dalla tua passione,evidente in tutto ciò che fai:))al punto che farti i complimenti appare in ogni caso sempre riduttivo......
RispondiEliminaRosy: a te mille e mille volte grazie!
RispondiEliminaGrazie perchè la tua cucina è sincera come lo sei tu e per me, senza ombra di dubbio, questa virtù è la più importante.
A tavola ed ancor più nella vita.
Quant'è vero ciò che hai scritto ui papaveri: da bambina mi ostinavo a raccoglierli per la mia mamma (pensa quant'ero piccola), ma il tempo di arrivare a casa ed erano tristemente ripiegati su se stessi, sono come me: Liberi, ma io forse sono solo Libera di nome. Alle topastre piacciono i papaveri e per quanto riguarda il cambio nome, tra tutte le amiche che hai sarà un gioco da ragazzi/e. Un abbraccio da un Friuli meraviglioso <3
RispondiEliminaPapaveri e vasi on fait deux, proprio non ci stanno. A me piace il papavero, la consistenza dei petali, il colore, i semini neri, specialmente sui casunziei alla barbabaietola. Mi piace anche il blog bianco perché nero era un po' faticoso da leggere.
RispondiEliminaPerò mi dispiace per gli intagli, li adoro e in particolare i tuoi erano una festa da guardare assoluta.
Soprattutto mi dispiace quando fai cose meravigliose e non metti le ricette per gli incapaci come la sottoscritta!!!!
Che belli i papaveri Fabi! Anche io mi sento proprio come ti descrivi, un pò fuori dagli schemi e libera di sentirsi diversa! Tu sei sempre magica e come già ti hanno scritto poco importa se cambi nome, resti sempre tu, originale, brava ed eclettica! Non sapevo se scrivertelo, perchè so che poi mi sgridi :D domenica siamo stati in giornata a Varigotti e passando da Spotorno ti ho pensata... ero con tutta la famiglia a seguito e, non sono riuscita a passare a salutarti, ma davvero spero di riuscirci prima di ottobre!
RispondiEliminaTi abbraccio fortissimo Fabi avanti così che non ti amiamo in ogni caso :P
Ciao! era da un pochino che non passavo da qui. Il blog con questi colori è davvero bello e questa ricetta spettacolare! Un saluto Milena
RispondiEliminaMile: Grazie di cuore!!!
RispondiEliminaPellegrina: i casunziei che "racconti" li assaggerei volentieri anch'io!!!
Il fatto è che a scrivere ricette io proprio son negata, presente l'analfabetismo di ritorno??? Ne sono pioniera ed esponente d'assalto!:))
Libera: anzi....Topastra, fai la spiritosa eh!!!!
Amiche ne ho pochine pochine, ma quanto mi piacciono!!!
Prendiamo te ad esempio; ti immagino nel tuo Friuli bellissimo, a spasso nei prati, curiosa nei boschi, attenta ad ogni filo d'erba ed ogni fiore.
Tu sei la tua terra.
Sei una gran testona, ma sei anche una gran bella persona Libera!:))
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