sabato 6 giugno 2015

Brasato e brodo di ciliegia




Quest'anno non ho sprecato neanche una ciliegia, anzi.....neanche un nocciolo!!!

La maggior parte li ho conservati, lavati, disinfettati e sbiancati per riempire i famosi cuscini che si riscaldano 
nel forno e poi ti scaldano il letto o la culla ....o il collo!!:)))))

Ho scelto di conservarne una ricca manciata per preparare un brodo con il quale bagnare un bel pezzo di manzo da brasare.

Insieme ci finiranno degli spaetzle  per un piatto unico generosissimo nella ricchezza dei sapori.




Serviranno:

1 carota
1 cipolla
1 costa di sedano
1 grossa manciata di ciliegie
1 foglia di ciliegio
1 pezzetto di scorza di limone bio
1 bicchiere di sherry
1 kg di carne di manzo, cappello del prete o reale
olio evo, burro
sale, pepe nero in grani

Per gli spaetzle:

300 g farina "00"
2 uova medie
200 ml di latte intero
sale fino


Tagliare le ciliegie inmodo da lasciare un poco di polpa attaccata al nocciolo.
Disporre tutti noccioli in pentola, unire la scorza del limone, i grani di pepe, coprire d'acqua, portare al bollore.
Salare, spegnere, lasciare in infusione con la foglia del ciliegio.

Nel mentre ridurre in brunoise cipolla, carota, sedano.
Mettere al fuoco un tegame con l'olio evo ed il burro, rosolare le verdure, unire la carne e rosolare bene da ogni lato.
Spegnere con lo sherry, infiammara e lasciare consumare la fiamma a fuoco alto.
Bagnare gradualmente con il brodo di ciliegia filtrato, abbassare la fiamma e cuocere dolcemente per 1 ora e 30 minuti.



A cottura avvenuta eliminare la carne, avvolgerla in stagnola, preservare coperta in un recipiente caldo.
unire le ciliegie ed ancora una noce di burro, salare leggermente e pepare.
Lasciar insaporire e restringere per bene.

Portare al bollore una pentola con acqua e sale.
Mescolare molto rapidamente tutti gli ingredienti per gli spaetzle.
Bagnare, oppure ungere con un velo d'olio un piccolo tagliere ed un coltello.
Lasciar scivolare l'impasto sul tagliere inclinandolo sopra la pentola con l'acqua in ebollizione recidendo rapidamente con la lame del coltello i tocchetti di impasto che cadranno nell'acqua sottostante.
Scolare con la schiumarola e ripassare nel tegame con le ciliegie ed il sugo del brasato.

Affettare la carne, oppure sfilacciarla ed unirla nel tegame.
Mescolare, controllare e correggere la sapidità, chiudere con un soffio di pepe ed impiattare.



 











9 commenti:

Caramella ha detto...

Dev'essere squisito, adoro le ciliegie!

Fabiana Del Nero ha detto...

Anch'io caramella.....sono così strepitosamente succose, mettono euforia solo a vederle!!!

Rosy ha detto...

Una ricetta sicuramente originale oltre che estremamente sfiziosa e gustosissima:))grazie mille per la splendida idea,sei sempre bravissima:))poi a me le ciliegie piacciono troppo:))
Un bacione e buon fine settimana:))
Rosy

lucy ha detto...

a parte la ricetta fantastica, quelli dei cuscini non la sapevo!!adesso rimpiango di non aver fatto incetta!

Fabiana Del Nero ha detto...

Ma dai Lucy......io giustifico le mie "indigestioni" dicendo che lo faccio per riempire i cuscini e curarmi la cervicale!!!!!!:))))

Pellegrina ha detto...

Oh caspita se lo faccio questo! Almeno il brodo, usandolo per bagnare ovviamente, ma anche per berlo!

Fabiana ha detto...

Pellegrina è facilissimo, profumato e pure colorato....io voglio provare a cuocerci dei passatelli!!!

ilaria lotti ha detto...

possibile che questo brodo assomigli ....al nettare degli dei???? io scommetto di si! e il cuscino con i noccioli...della serie nn si butta via nulla....mica male eh

Pellegrina ha detto...

@Fabiana: coi passatelli? Geniale, semplicemente geniale. Ma non saranno "banali" passatelli normali, immagino. Comunque oggi ho comprato un chilo e mezzo di ciliegie - ahimé non ho nemmeno un ramoscello di mio da cui cogliere - un ramo di pomodori e farò i due tuoi infusi in settimana.
Nel frattempo ho provato le tue favolose biglie di nespole: per me sono state il piatto forte ;-), e l'aperitivo molto più semplice del tuo, delle ciliegie sotto aceto e zucchero portate da Lione, pare siano una specialità locale. Dissentantissime con questo caldo.
Ma non cucini mai a Roma?