Tutta la dolcezza dell'India in tre bocconi!

Forse 4, ma solo se avete la bocca davvero molto piccola;))


I dolci indiani hanno come costante un "notevole patrimonio calorico", inutile fare resistenza, arrendiamoci al fatto, almeno se abbiamo intenzione di farci un'idea ed assaggiarli:))

Fra gli ingredienti principali compare sicuramente il latte di bufala ristretto che in Italia sostituiamo con latte concentrato.
Neanche a dirsi le spezie sono presenti anche nei dolci, soprattutto lo zafferano e il cardamomo che io definisco come "sapore verde".
Al sud è dominante la presenza del cocco, del suo latte, della sua polpa grattugiata e mescolata a zuccherosi sciroppi.

Esistono morbide creme gelate costituite fondamentalmente da frutta, latte condensato, yogurt o panna, come i nostri piccoli kulfi di mango, mandorle e albicocche.

Uno spazio, sia in tavola, sia nello stomaco, occupano anche i dolci fritti, spesso palline di pastella intinte in sciroppo di rose e decorate sontuosamente con oro alimentare.

Oggi vi lascio una ricetta semplice, comoda perchè veloce e ricchissima di profumo, il profumo dei COCONUT BURFI  

Avrete bisogno di:
1 lattina di latte condensato, lo stesso peso di cocco rapé, 2 cucchiai di ghee, capsule di cardamomo (recuperate solo i semi e scartate le capsule), 500 g di zucchero, stesso peso di acqua, mandorle, pistacchi.

Con acqua e zucchero si prepara uno sciroppo che si conserva a parte.
Si mescolano cocco e latte condensato in parti uguali, si tostano rapidamente nel ghee.
Si aprono le capsule di cardamomo e se ne polverizza il contenuto che andrà aggiunto alla massa.
Si versa metà sciroppo sul composto di cocco e si mescola molto bene, continuando ad aggiungere pian piano.
Deve risultare una pasta collosa, compatta, ma non liquida.
Normalmente si distribuisce la frutta secca sul fondo di una placca, si copre con l'impasto, si livella e dopo essersi rassodato si taglia a rombi.
Io ho scelto una strada più adatta alle nostre esigenze e quindi ho cosparso direttamente le monoporzioni con mandorle e pistacchi tritati, ho riempito con un cucchiaio abbondante di composto, livellato e lasciato rassodare.
In questo modo si maneggia molto più facilmente.

Nel piattino vedete la versione "base", la versione cotta, avvolta in pasta fillo e poi abbondantemente pennellata di sciroppo per restituirle quella consistenza umida ed appiccicosa, ed un piccolo rinfrescante kulfi che pulirà il palato e ci farà credere d'aver lavato via tutti i "peccati";))