martedì 29 ottobre 2013

Ruvido e dolce....come tutte le storie d'amore


....e questa lo è, in pieno!
Ricordavo un sapore, lo avevo ancora sul palato nonostante fossero passati anni.
Il ricordo, come avviene spesso, era modificato dal tempo e dal momento e la sua completa inafferrabilità me lo rendeva più dolce ed indispensabile.
Così l'ho inseguito, a lungo, poi.....l'ho raggiunto e riconosciuto.


Nasello alla salvia, patate al cartoccio, cipolle infornate



Questo piatto parla della dolcezza infinita di una cipolla rossa di Tropea ben accartocciata nel suo cappottino di stagnola e cotta a bordo stufa per un'ora e mezza....pure qualcosa di più, si deve sfogliare, deve essere cedevole e fondente....ma senza sciogliersi.


Parla della delicatezza di un bocconcino di nasello tenuto a bagno nel latte e poi rotolato nella salvia.
La cottura gli regalerà una crosticina croccante, intensa ed anche lievemente amara.


Parla di una patata ben spazzolata, fasciata, cotta al forno e poi ripassata in padella, nello stesso burro dov'è stato cotto il pesce.
L'interno deve essere assolutamente compatto, asciutto, l'esterno un po' rustico, ruvido.


Comporre il piatto è semplicissimo, tutto deve stare vicino e fondersi al palato per diventare memorabile per un lungo....lunghissimo tempo!



6 commenti:

mari ►☼◄ lasagnapazza ha detto...

Tu sei assolutamente l'unica che è capace di farmi venire voglia di nasello alle 10 di mattina :)

Fabiana Del Nero ha detto...

Mari.....come sei buffa!!;)))

CorradoT ha detto...

Ommioddio, che salivazione....
Complimenti, e' bellissimo

Fabiana Del Nero ha detto...

Grazie Corrado....prossimo giro a Firenze ci organizziamo meglio, sennò....tour della Liguria.
Noi siamo pronte:))))

Cristina Galliti ha detto...

va beh...non ho più aggettivi...

Fabiana Del Nero ha detto...

Cristina:.......lascia perdere, ho appena visto le ultime sulle acciughe.
Roba da capotto!!!!!:))))