Pochi giorni fa ho avuto modo di chiacchierare con il mio amico Bruno Bassetto, conosciutissimo maestro macellaio, famoso tanto per i suoi guinness quanto per l'imperdibile battuta a coltello.
L'argomento in effetti era proprio quello ed io certamente pendevo totalmente dalle sue labbra e dal suo sapere schietto e senza fronzoli.
Imparare da "quelli bravi bravi bravi" è sempre un grande privilegio.
Così è stato inevitabile che dopo la nostra chiacchierata io abbia avvertito l'esigenza, anzi l'urgenza di mettere nel piatto la mia interpretazione......ecco la mia ultima tartare.
E' totalmente ispirata alla mia terra e come sempre anche al mio orto.
Una battuta che nasce solo dal quarto anteriore, molto più economico ed assolutamente gustosissimo.
Un rapido passaggio nella birra al chinotto( perchè in ogni caso noi siamo gente di Savona), qualche minuto di riposo, quel tanto che basta ad introdurre nuovi sapori e rendere la carne più elastica.
Si vedranno salire in superficie delle bollicine, tutto in regola, è l'anidride carbonica.
E poi uno zoccolo di gelatina con gli stessi aromi, quello del chinotto e del kumquat.....direttamente dall'orto, porta freschezza ed una nota acidula.
A chiudere e colorare pomodorini confit, frutta disidratata, zeste caramellate, portulaca fresca.
Un antipasto che vi migliorerà la giornata......tutta quanta!:))
4 commenti:
e che dire...un connubbio che mi piace e conquista e che ti riflette!bacio!
che spettacolo di colori, sei un'artista!
sembra un quadro....piacevolissimo agli occhi...nn oso immaginare alle ...papille :)
Freschezza!!! Ecco che sensazione arriva alle papille, quella di grande freschezza data dalla gelatina d'agrume.
Merita la prova, oppure vale sempre l'invito per l'assaggio sul posto, nell'orto.....chiaro!:)))
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