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sabato 26 marzo 2016

Il giorno in cui si ruppe il computer

Il giorno in cui si ruppe il computer fu tragico.

Lavoravo alle distinte di un ristorante qui in Riviera.
Avevamo appena effettuato le prove di tasting con tutta la brigata.
Dovevo concludere, salvare, trasferire dati e modifiche in un bel documento ed inviare.
Tutto qui.

Invece torno a casa ed il pc non dà segni di vita.
Dò la colpa alla batteria, lampeggiava da mesi, forse anni.

Cambio presa.
Stacco, riattacco.
Pigio i tasti come se dovessi lasciare le mie impronte in questura.
Tolgo la batteria. La rimetto.
Giro il portatile e lo scrollo un po'.....non so il perchè.
Verifico che il carica batterie funzioni. Funziona.




Mi viene uno svarione pazzesco, mai consegnato niente in ritardo.

Chiamo mia figlia in Australia che mi risponde " te lo dico da anni".....metto giù sennò sento che potrei riuscire a polverizzarla  a distanza:((
Chiamo il tecnico alle cinque del mattino.
Lui mi manda affanculo alle cinque ed un minuto del mattino.
Vado da Trony.
E' ancora chiuso. Aspetto che apra.
Mi dicono che non tengono le batterie di nessun pc.
Mi esortano ad acquistare su Amazon o Ebay.

Ma se non ho più il computer come diavolo ci vado???



Richiamo il tecnico e  lo supplico di occuparsene lui appena si sarà alzato dal letto. Accetta.
Consegno il portatile in un bar, lui lo ritira. Lo esamina  e partorisce la diagnosi.

L'unica cosa che funziona è la batteria, tutto il resto no.
Scheda madre ko, motore del computer definitivamente off.

Listo il braccio a lutto.
Terrore.....ma tutto il mio archivio, lo storico dei lavori degli ultimi venti anni, preventivi, menù, distinte....insomma, che fine fa il mio lavoro??

Risposta: "vedremo".


Mi si incrociano le budella.
Vado a casa di mio padre, tanto lui non c'è,  prendo un suo vecchio computer stile Flintstones, lo metto nella carriola e lo spingo fino a casa.
Ore ed ore nel tentativo di collegare. Funziona.

Nessun programma è scaricato e non so come fare.
Indago sul sito di Aranzulla, sembra che ne sappia di ogni.
Trovo spiegazioni fuopri dalla mia portata.

Nel pomeriggio il tecnico mi chiama e dice" tutto salvo, ti ho stracaricato una chiavetta da 16".

Sento che lo amo e gli dò il doppio di quanto mi avesse chiesto.
In realtà mi aveva chiesto solo venti euro.

Mi prospetta l'acquisto di un nuovo portatile a prezzo super conveniente.
Mi tremano i polsi.




Recupero la  pen drive, la maneggio come se fosse nitroglicerina e la inserisco  dietro quel mastodontico computer, si aprono i documenti e.......non si legge un tubo.
Linguaggio criptico oltre ogni dire.
Richiamo mia figlia in Australia e chiedo come si converta l'HTML in scrittura.
Lei mi  risponde" ma scherzi vero, sto lavorando in fattoria!!"
Mi domando perchè continui a chiamarla per farmi prendere per il culo a distanza:((

Dopo una serie infinita di indagini scopro che dovrei scaricare word o libre office.
Riesco a scaricare quest'ultimo e mi sento un personaggio da Nobel, faccio la coda come un pavone, di più....mi sento un drago!

A questo punto provo anche a dotarmi di un programma per le foto.
Non ci riesco,  non sfido la sorte, che saranno mai un po' di foto a testa in giu'??!!:))


Brindo!!
Più e più volte.

Consegno il lavoro e poi, finalmente cucino.

CARPACCIO DI PEPERONE CON SALAME DI CONIGLIO

Per 1 salame:

300 g polpa di coniglio
300 g ricotta vaccina
150 g speck affettato
1  peperone rosso
1  peperone giallo
I PEPERONI DEVONO ESSERE BEN CARNOSI
1 fetta di barbabietola
2 nastri di carota
1 arancia bio
1 shot di vodka.
olio evo, sale, pepe


 In una conca unire lo shot di vodka, l'arancia spremuta, la buccia grattugiata, sale, pepe, olio evo.
Emulsionare.
Tagliare a tocchetti la polpa di coniglio, introdurre nella marinata, mescolare bene.
Trasferire in un sacchetto per alimenti con chiusura ermetica.
In frigo per almeno 3/4 ore.

Estrarre la polpa, sgocciolarla( preservare la marinata e filtrarla), frullarla poco per volta, unire la ricotta setacciata, salare, pepare.
Amalgamare alla perfezione.
Passare in frigo a rassodare.
Inumidire le mani e lavorare  rapidamente l'impasto sul piano allungandolo alquanto.
Non vogliamo un polpettone, ma un salame, lungo e stretto, tipo felino per capirci;))


Allineare le fette di speck, sovrapporre il salame, fasciare completamente.
Riporre a rassodare in frigo.
Nel mentre eliminare le estremità ai peperoni ottenendo due grossi cilindri, aprirli ricavando due rettangoli.
Privare di semi e filamenti.
Sbollentare rapidamente  i peperoni, solo il necessario per renderli più flessibili, sgocciolare, raffreddare, tamponare bene.
Affettare la carota, ottenere i nastri ed intagliarli, ad esempio a foglia.
Affettare la rapa cotta, tamponarla e lamellarla.
Affettare le falde di peperone e prelevare la pelle che servirà a rifasciare il salame di coniglio.
Con un coltello affilatissimo scarpacciare la polpa dei peperoni ottenendo lamelle finissime e quasi trasparenti.
Pennellare tutte le verdure con un velo d'olio, salare debolmente.


Preparare il piatto da portata e distribuire gli straccetti di peperone e rapa facendoli aderire perfettamente al piatto.
Deve sembrare una sorta di mosaico.
Sovrapporre leggermente i lembi per porre in evidenza le trasparenze.
Unire anche le foglie di carota.
Proteggere con pellicola e conservare in frigo.

Prelevare il salame e avvolgerlo nella pelle dei peperoni.
Io ho giocato un po' praticando alcuni fori per porre  ulteriormente in risalto i colori, ma non è necessario.
Avvolgere in pellicola alimentare, legare i lembi.
Avvolgere una seconda volta ben saldamente e cuocere in acqua bollente per 35/40 minuti.
Lasciar raffreddare nel liquido..
Estrarre, tamponare.


Affettare  a fette di spessore differente, sovrapponendo le più fini(tipo salame) e disponendo in piedi quelle più spesse.
Decorare  con le rimanenze delle verdure.
Pennellare con la marinata filtrata e ristretta.

Leggerissimo e super allegro!!



lunedì 15 aprile 2013

Bastano 67° per un tuorlo pomata.....eccome se si può!!!!



Un roner nella vita aiuta....però si vive anche senza:))

Ad esempio: sfruttare la capacità di coagulazione delle proteine delle uova è un giochetto da bimbi con lo strumento adatto, si parte con i 61° delle prime proteine dell'albume, si prova con i 63°, 65°, 67° e pure 69°!!!
Per il mio esperimento 67 ° è stato il numero magico.

Volendomi chiarire il concetto che anche senza tecnologia si raggiungeva il risultato ho fatto la stessa prova con il roner e con il forno di casa.....più un cartone di uova!!!!





Volevo ottenere un tuorlo assolutamente malleabile, al giusto punto di coagulazione per poter essere manipolato.
Ho fatto un po' di prove e seguito le indicazioni di chi lo aveva fatto prima.....l'esperienza degli altri è sempre esperienza!!!!
Nel roner è stato semplice, si imbusta il tuorlo, si passa a 67° per 1 ora, ma si può anche nel forno....basta averne uno che consenta una impostazione precisa della temperatura, bassa, esattamente 67°.

Le uova andranno posizionate belle intere nel loro cartone e lasciate lì per 2 ore.




Successivamente si raffreddano, poi si sgusciano e ci si ritrova con un meraviglioso tuorlo pronto ad essere manipolato.

Io l'ho lavorato  e ne ho fatto delle sferette impastate anche con maggiorana, cipria di pinoli e germogli, ma ho farcito anche dei piccoli funghi cremini e sono riuscita a ricavare pure un microscopico cannolo.....giusto per tentare la prova!!!





Molto ligure il buffet preparato ieri proprio in riva al mare per un circolo velico....e sono piccoli flan di borragine e maggiorana, un pollo super light in infusione di birra al chinotto, frutti rossi ed erbe amare.





un esercito di bacetti alla toma di pecora brigasca e battuto di taggiasche, tartufini con cuore di uva moscatella






micro muffins al roquefort e i nostri carciofi, tatin con pomodoro caramellato e timo




si intravedono i muscoli....ovviamente in insalata con panizza e cipolla, in ultimo....meno ligure, ma tanto fresco il gettonatissimo mojito di tonno....mancano le crespelline, i casi sono due: o il fotografo era lento oppure le mani mooolto veloci!;)))