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martedì 27 gennaio 2009
Ancora country
Essendo ormai immersa nelle ambientazioni di sapore contadino vi faccio volentieri vedere la piccola fattoria di animali che popola il muretto di cinta della mia casa e desta sempre tanta sorpresa nei bambini che passano lungo il vicoletto.
Ne avevo realizzati molti di più, purtroppo alcuni hanno bisogno di interventi e avranno presto le necessarie cure, resistono invece la sonnecchiante e polverosa talpa che annusa l'aria per capire dove si trovi, l'uccellino che non cresce mai e deve rifarsi il trucco perchè in 5 anni ha " perso un po di smalto"
come anche il più grande e caraibico tucano appoggiato ad un tronco di vite che certamente non appartiene alla fauna locale ma a me piaceva il suo occhione tondo tondo,
si mostra con fierezza anche l'allegro, roseo e tenero maialino, che è il mio preferito
e naturalmente il cagnolone un po' perplesso ed allibito che probabilmente si chiederà a chi mai potrà far paura.
lunedì 26 gennaio 2009
Inseparabile compagno
Compagno davvero di tante battaglie, polente versate e tagliate con il filo, sfoglia tirata e in mille diversi modi tagliata, impasti di pane, di focaccia....questo tagliere mi ha seguita ogni giorno in ogni percorso ed esperienza culinaria.
Dopo molti anni di onorata carriera comincia purtroppo ad essere in età da pensione, qualche tarlo, qualche fessura che rende più difficile la pulitura e la manutenzione. Così ho deciso di rendergli gli onori che merita e date le considerevoli dimensioni l'ho dipinto e appeso , quasi come uno stemma famigliare, sotto il portico.
Accoglie da oggi in poi chi ci rende il piacere di una visita. Prima però ho voluto fare un ultimo "giro" di gnocchi, pochi e semplici, giusto per avere memoria del gesto, per manipolare e manipolarlo ancora un po' e.....
...visto che come sempre ho esagerato con la farina ho deciso di impastare e cuocere anche una corona di pane, uno dei miei marchi di fabbrica.
Negli anni ne ho prodotte tantissime, di tutte le foggie e dimensioni, con o senza scritte e sono ancora tutte integre e perfette. Questa è più elementare, una semplice treccia arricchita con un ciuffo di rafia, fiori di carta e una stecca di cannella.

venerdì 23 gennaio 2009
Echi dal passato
Echi e soprattutto trame dal passato. In questo antico quaderno appartenuto circa un secolo fa all'allora unica maestra del paese ho trovato accuratissimi disegni molto interessanti e motivi ornamentali divisi per epoche, scuole e stili.
Data la forma della zucca che dovevo elaborare e il contesto nel quale andava localizzata, vale a dire una cena con menu rinascimentale, ho scelto il fregio tardorinascimentale di scuola lombardo-veneta che potete vedere in questa immagine
L'ho osservato ben bene e ad occhio l'ho riportato con un pennarello direttamente sulla superficie della zucca.
Se si teme di sbagliare o semplicemente si vuole essere più precisi si può trasferire su di un foglio di acetato, poi su carta e poi sulla zucca. In questo caso non era necessario e niente paura con i segni, si deve incidere tutto....quindi spariranno.
Con una discreta dose di pazienza ho inciso superficialmente i contorni, poi ho dato rilievo ad alcune parti e profondità ad altre, ho scavato anche internamente in modo che ricordasse in maniera più verosimile un fregio antico apposto ad ornare un cornicione od una finestra.
Naturalmente se si desidera un'atmosfera rarefatta si può tranquillamente illuminare con la luce di una candela. Le suggestioni che si possono proporre sono infinite, dalle più scenografiche a quelle, come in questo caso, fedelmente riportate dal passato.

domenica 11 gennaio 2009
Quasi un albero genealogico
Pur di allenarmi a far due foto in più mi sono messa all'inseguimento di Crash, il mio cane, anzi , la mia cagnolina, che tutto ama meno che trovarsi tra i piedi qualcuno armato di macchina fotografica insidiosamente vicina al suo muso. Sono riuscita a beccarla mentre era distratta e si aggirava come suo solito in equilibrio sul muretto di cinta, verificando da brava sentinella il passaggio nel vicolo.
E' stata una domenica di sole pazzesco, così la sera, stravolta dalle corse in giardino, l'ho catturata di nuovo abbandonata al sonno.
In effetti aveva ancora un occhio semiaperto, vigile ma non più abbastanza energica per fare opposizione, così mi ha lasciata fare ed è rimasta con la sua faccina sprofondata fra i cuscini.
Ultimi rappresentanti della nostra famiglia( gli animali eccedono numericamente gli umani)sono quelli ritratti nei due porta foto accanto alla Singer avuta da mia nonna. In una ci sono io e la divina Crash, nell'altra, ben più antica, troneggia la nonna del mio bis-nonno. E' un cimelio, risale al 1860, quindi all'unità d'Italia, all'Impresa dei Mille, mica male no?
Ricordi di famiglia
Il titolo più appropriato sarebbe "Come massacrare a colpi di flash preziosissimi ricordi di famiglia". Ormai l'avevo detto e quindi ....in effetti sono, praticamente dalla nascita, affetta dalla cosìdetta sindrome di Robespierre....dove c'è una ghigliottina io ci metto la testa!
La prima foto risulterebbe la migliore, la seconda devastante, ho provato in mille modi e con mille luci, addirittura in uno scatto si vedeva un programma televisivo inquadrato dentro il colletto di pizzo. Questi sono pizzi molto antichi ed elaborati, ereditati di mano in mano da una zia che era ricamatrice per la Real Casa. Li ho nobilitati inquadrandoli su di un pannello di radica e poi li ho massacrati così. Nessuno le dica niente per favore.
Ho fatto anche un tentativo riprendendo, senza accendere la luce, la particolarissima scrivania che qualche anno fa realizzammo per mia figlia Giada. Si tratta di un pannello tridimensionale che rappresenta la bifora di un palazzo veneziano, incisa con il pirografo per riprendere i dettagli del capitello corinzio e dietro a far da sfondo un volo di gabbiani al tramonto. La scrivania si apre alzando la colonnina della bifora che farà da piede al tavolo, non occupa spazio( a me non ne avanza) e quando è chiusa decora la parete come un quadro.
Questo è l'albero appendiabiti che inventammo per evitare che i nostri figli lanciassero maglie e giubbotti come coriandoli in ogni dove. E' in compensato marino, quindi inaffondabile, gli appendini sono golose mele e alla base un piccolo cespuglio crea lo spazio da utilizzare come portariviste. Anche qui una bella flashata ce lo fa vedere sotto una nuova luce.
Dopo tante ( piccole ma costanti) delusioni ci voleva qualcosa di consolatorio e così mi sono confortata con una cialda di patate vestita con brie e uova.....manco a farlo apposta anche la foto è venuta bene!!!!!
domenica 4 gennaio 2009
Magie sotto gli occhi
Non c'è nulla in natura che debba essere considerato inutile.
Se abbiamo occhi attenti per osservare il mondo non sarà difficile scoprire la bellezza negli oggetti più umili o inventare preziosissimi doni suggeriti dalle forme, dai colori degli elementi più quotidiani.
Mia madre abita a Treviso, spesso nei pomeriggi autunnali o invernali ama recarsi a Caorle per fare lunghe passeggiate sulla spiaggia.
Osserva, fotografa, raccoglie.
Il suo tesoro..............un mare di conchiglie, in ognuna una storia.
La conchiglia le parla, le suggerisce una traccia e lei ne diventa narratrice.
E' mia madre ad avermi trasmesso sin da piccola, molto piccola, l'amore per la lettura e la passione per l'arte.
E' lei che mi ha insegnato e tuttora mi insegna a vedere nelle cose, oltre le cose.
Quando la vedo, ogni volta, mi regala una conchiglia, per ogni conchiglia un pensiero, in ogni conchiglia un po' di lei.
giovedì 25 dicembre 2008
Della tranquillità del Natale
Leggo, come tutti gli anni, previsioni di disastrosi bilanci relativi alle spese pro-capite affrontate dal popolo italiano per sostenere i preparativi di vigilia, antivigilia, Natale, S. Stefano, suo fratello e compagnia bella.
Il mio è stato il Natale più felicemente tranquillo che si possa immaginare, vicino al camino, nella mia piccola casetta di legno a 2 minuti dal mare......
....con una tavola semplice semplice, che è poi il vecchio tavolo da lavoro pieno di buchi fatti dal contadino che vi abitava prima per potervi agganciare le morse.
Fa da sentinella la statua di mia figlia, scolpita molti anni fa da mio padre......
.......avvolta dalla calma e dal calore anche la gatta si è addormentata e dorme tranquilla vicina alla papera che la sorveglia.....
......con due fogli di carta, cartoncino di recupero, matite e la tecnica del frottage, ho avuto tutto il tempo di preparare i menu per il pranzo, ma in realtà li ho dipinti anche all'interno perchè ho scelto di fare solo una super polenta con tanto tanto sugo e un girotondo di dolcetti provenienti da mille posti diversi.....
.......ancora decorazioni con paglia per cesti, pigne, rafia e funghi decorativi che spuntano in un sottobosco immaginario silenzioso e asciutto......mentre fuori piove!

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