Metodo.
Ci vorrebbe metodo ed io....non ce l'ho!
Sapete cosa vuol dire avere mille idee in testa e non riuscire a tradurle in un progetto definito?? Ecco, questo è quello che mi capita di continuo!
Vedo una cosa, la mia mente in un guizzo la elabora, mentre succede scatta una seconda idea e poi una terza, a quel punto ne ho almeno quattro da gestire e tutto diventa confuso, vengo assalita dalla furia di fare bene, anzi fare meglio di quello che sto facendo.
Esempio: qualcuno parla e racconta qualcosa, io non ce la faccio a trattenermi e devo proporre qualcos'altro, magari suggerire uno sviluppo non previsto e non richiesto, un miglioramento solo da me interpretato come tale.
Non so perchè, ma quest'onda inarrestabile è talmente violenta che mi travolge e spesso non mi conduce a niente se non ad essere nota per quella che ha sempre mille idee in testa e ....niente in mano!
Voi che certamente avete più metodo di me( fosse anche solo per la puntualità con la quale riuscite a gestire i vostri blog) come vi organizzate quando volete raggiungere un obiettivo, quando avete in mente un progetto ambizioso e non volete correre il rischio di perdervi per strada?!!
In cucina no, è un'altra cosa, le idee sono infinite, ma trovo il tempo per tutte!!!
In questo periodo con la socia Patti abbiamo elaborato nuovi menù e per ognuno di questi è previsto (come sempre) un allestimento unico e personalizzato.
Questa volta essendoci di mezzo una zucca ho optato per un menù vergato a mano su foglie di carta artigianale e piccoli segnaposto accompagnati da altrettanto piccole monetine antiche( ecco a che servono le collezioni di famiglia!!!) forate come charms portafortuna..... quella serve a tutti, vero??!!
Inoltre per dare il benvenuto agli ospiti ho pensato e proposto delle micro gelatine al tè verde, menta e zenzero, gli stessi sapori che saranno poi ricordati nei piatti durante la cena!
In freezer riposa invece un esperimento ancora da definire, vorrei fare una bella "granita" di zenzero ed ananas da usare come top(quindi deve essere spumosa e leggerissima) per i nuovi cocktails....naturalmente già tutti in testa!!!

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domenica 30 ottobre 2011
martedì 4 ottobre 2011
Strane abitudini
Strane abitudini albergano in questa casa, in questo giardino, in quest'orto e sopratutto in questa testa!
Innanzi tutto non è per farmi vanto, ma avete notato che dopo 3 anni, dico 3 anni di blog sono riuscita a comporre il mio primo collage?!!!
Adesso so già che non smetterò più di assemblare immagini cercando in esse un filo logico, una sequenza.... piuttosto la inventerò, ma mi devo trastullare con 'sto giochetto, sennò cosa l'ho imparato a fare?
Volevo fare un collage più grosso, con più tasselli però all'improvviso mi si è aperta una finestrella che mi chiedeva velatamente i soldi per accedere al servizio.....giammai, così direi che può andare!!!!
La prossima missione sarà quella di imparare a fare le foto con la luce artificiale....questa la vedo già molto più difficile, credo dovrò abbandonare il cellulare e regalarmi una macchina fotografica, elementare ed economica
Il primo collage di oggi riunisce le istantanee di un piatto delizioso, semplicissimo, rapido e che vi farà fare una porca figura....garantito!
Si tratta di FILETTO DI POLLO AL BURRO DI ZENZERO E VANIGLIA con purè di carote al miele e whisky.
Innanzi tutto si pulisce un petto di pollo e lo si taglia in fettine strette, lunghe e piatte.
Impastare 30 gr. di burro circa con sale, zenzero fresco grattugiato, scorza di limone, pepe.
Spalmare le fettine con il burro ed arrotolarle.
Avvolgerle saldamente con pellicola alimentare e legare bene.
Preparare una pentola con acqua, sale grosso, grani di pepe, uno spicchio d'aglio, buccia di limone, foglia di alloro ed un pezzetto di radice di zenzero, tutto infilato su di uno stecchino, così poi impiegate meno tempo nella "pesca miracolosa".
Unire anche una patata a tocchetti, una cipolla e 3 carote, poi portare a bollore.
Raggiunto il bollore inserire i sacchettini di pollo, abbassare la fiamma, spegnere dopo 10 minuti e conservare a bagno per lo stesso tempo.
Mentre il filetto di pollo riposa scolare le carote e ripassarle in padella con un cucchiaio di miele, spegnere con il whisky.
Frullare tutto con la patata e montare con poca acqua di cottura.
Tenere in caldo sopra la pentola.
Ripassare in padella la cipolla con un cucchiaio di zucchero finchè sarà caramellata.
Comporre il piatto creando qualche virgola di purea e disporre le sezioni di filetto, più qualche goccia di olio alla vaniglia( poco...è intensissimo), unire la cipolla caramellata, qualche filo di peperoncino e "a pioggia" qualche goccia di caramello.
Il pollo sarà incredibilmente morbido e profumatissimo, troverete nel piatto molti sapori, il pungente dello zenzero, la dolcezza del caramello, l'amaro del whisky, il piccante(solo un ricordo) del peperoncino.
Change!
Secondo collage, parliamo di abitudini animali, quelle sorprendenti dei miei gatti che essendo ormai in numero consistente creano delle vere e proprie aggregazioni tanto per mangiare, quanto per "andare a spasso", quanto per gestire i frequenti riposini.
Come vedete dormono in ordine sparso incastrati fra il bidone del giardino e la paletta, spesso i più piccoli dormono direttamente DENTRO la paletta e sempre usano gli stracci come lenzuola!!
La cosa più buffa è però la "strana abitudine" di Undici, quella palla di pelo bianco sul quale stanno dormendo i due piccolini.
Dormono stremati dalla fatica del succhiare il latte, anzi stremati dai tentativi nel farlo, perchè Undici(....dorme anche lui!!!) è l'unico maschio di casa!!!!
Innanzi tutto non è per farmi vanto, ma avete notato che dopo 3 anni, dico 3 anni di blog sono riuscita a comporre il mio primo collage?!!!
Adesso so già che non smetterò più di assemblare immagini cercando in esse un filo logico, una sequenza.... piuttosto la inventerò, ma mi devo trastullare con 'sto giochetto, sennò cosa l'ho imparato a fare?
Volevo fare un collage più grosso, con più tasselli però all'improvviso mi si è aperta una finestrella che mi chiedeva velatamente i soldi per accedere al servizio.....giammai, così direi che può andare!!!!
La prossima missione sarà quella di imparare a fare le foto con la luce artificiale....questa la vedo già molto più difficile, credo dovrò abbandonare il cellulare e regalarmi una macchina fotografica, elementare ed economica
Il primo collage di oggi riunisce le istantanee di un piatto delizioso, semplicissimo, rapido e che vi farà fare una porca figura....garantito!
Si tratta di FILETTO DI POLLO AL BURRO DI ZENZERO E VANIGLIA con purè di carote al miele e whisky.
Innanzi tutto si pulisce un petto di pollo e lo si taglia in fettine strette, lunghe e piatte.
Impastare 30 gr. di burro circa con sale, zenzero fresco grattugiato, scorza di limone, pepe.
Spalmare le fettine con il burro ed arrotolarle.
Avvolgerle saldamente con pellicola alimentare e legare bene.
Preparare una pentola con acqua, sale grosso, grani di pepe, uno spicchio d'aglio, buccia di limone, foglia di alloro ed un pezzetto di radice di zenzero, tutto infilato su di uno stecchino, così poi impiegate meno tempo nella "pesca miracolosa".
Unire anche una patata a tocchetti, una cipolla e 3 carote, poi portare a bollore.
Raggiunto il bollore inserire i sacchettini di pollo, abbassare la fiamma, spegnere dopo 10 minuti e conservare a bagno per lo stesso tempo.
Mentre il filetto di pollo riposa scolare le carote e ripassarle in padella con un cucchiaio di miele, spegnere con il whisky.
Frullare tutto con la patata e montare con poca acqua di cottura.
Tenere in caldo sopra la pentola.
Ripassare in padella la cipolla con un cucchiaio di zucchero finchè sarà caramellata.
Comporre il piatto creando qualche virgola di purea e disporre le sezioni di filetto, più qualche goccia di olio alla vaniglia( poco...è intensissimo), unire la cipolla caramellata, qualche filo di peperoncino e "a pioggia" qualche goccia di caramello.
Il pollo sarà incredibilmente morbido e profumatissimo, troverete nel piatto molti sapori, il pungente dello zenzero, la dolcezza del caramello, l'amaro del whisky, il piccante(solo un ricordo) del peperoncino.
Change!
Secondo collage, parliamo di abitudini animali, quelle sorprendenti dei miei gatti che essendo ormai in numero consistente creano delle vere e proprie aggregazioni tanto per mangiare, quanto per "andare a spasso", quanto per gestire i frequenti riposini.
Come vedete dormono in ordine sparso incastrati fra il bidone del giardino e la paletta, spesso i più piccoli dormono direttamente DENTRO la paletta e sempre usano gli stracci come lenzuola!!
La cosa più buffa è però la "strana abitudine" di Undici, quella palla di pelo bianco sul quale stanno dormendo i due piccolini.
Dormono stremati dalla fatica del succhiare il latte, anzi stremati dai tentativi nel farlo, perchè Undici(....dorme anche lui!!!) è l'unico maschio di casa!!!!
mercoledì 23 febbraio 2011
IMMERITATI REGALI
Immeritati e sorprendenti regali.....sono quelli che la natura ha voluto lasciarmi scoprire, oggi, nel giardino!
Incastrato su di un grosso ramo c'era e c'è...un grosso nido, e che nido, guardate qui!
Non lo trovate strepitoso? E' enorme, una vera opera architettonica, etereo e solidissimo, incredibilmente intrecciato e perfettamente nascosto, per fotografarlo ho spostato i ramoscelli che lo chiudevano....bellissimo, vero?!!
Quando mi trovo di fronte a questi miracoli penso che in fondo la pazienza che è richiesta a me nel quotidiano è veramente poca cosa rispetto alla tenacia, la cura, la volontà che tante situazioni necessitano!
Un pochino di pazienza c'è voluta, in effetti, per i nuovi piatti che vi propongo oggi e che intendo riproporre a breve per un buffet speciale e che quindi ho riprovato ancora una volta per verificarne tempi e costi.
Innanzi tutto il Filetto di fagiano laccato al Calvados con chips di mele.
Il piatto è semplice, una volta pulito e tagliato il fagiano se ne utilizza il petto e lo si lascia in immersione una notte intera con 1/2 litro di Calvados.
In un tegame con un cucchiaio d'olio ed uno di burro si soffrigge uno spicchio d'aglio e poi il filetto del fagiano, si sfuma con il Calvados filtrato e si prosegue la cottura a fiamma più bassa per circa 50 minuti tenendo coperto e chiaramente salando e pepando.
Nel frattempo si affettano le mele e si pongono in uno sciroppo d'acqua e zucchero, si lascia sobbollire circa 5 minuti e si spegne.
Una volta raffreddato si scola e si passa al forno a 100 gradi per circa 2 ore, finchè le rondelle saranno asciutte e croccanti.
Il piatto si compone semplicemente servendo i bocconi di fagiano con le chips di mela ed irrorando con il denso e profumatissimo sugo al Calvados che si sarà formato nel tegame.
Ancora più semplice. e qui non serve neanche la pazienza, il Crottin de Chavignol con croccante ai pistacchi
ho semplicemente preso uno di questi piccoli splendidi formaggi di capra francesi, li ho avvolti singolarmente in carta forno dopo averli privati della crosta in superficie e li ho posti al forno circa 15 minuti a 220°
Contemporaneamente ho preparato un caramello, ho unito dei bei pistacchi e colato per ottenere dei dischetti che poi ho in parte polverizzato.
Le due consistenze ed i due sapori, nettamente dolce il croccante, sapido e saporito il formaggio si accostano alla grande.
Dal momento che come sempre caramello ne avevo prodotto in abbondanza ho deciso di fare qualche vasetto di mou da conservare per qualche altra preparazione, anche se conservare.....è una parola decisamente esagerata!!!
Così al caramello ho aggiunto prima 2 cucchiai di acqua bollente, poi 200 ml di panna fresca ed ho ottenuto 2 bei vasetti con mou ai pistacchi e mou alle mandorle.
Un piccolo esperimento l'ho tentato subito con i Flan di piselli e cipollotti con burro alle mandorle e mou.
E' un piatto delicatissimo nel sapore con un tocco di sregolatezza e novità, perfetto per un buffet o per completare un secondo.
Ho fatto cuocere dei piselli(ho dovuto usare i surgelati), scolati bene e frullati 250 gr con 1 uovo grosso, 150 ml di panna liquida, 3 cucchiai abbondanti di parmigiano grattugiato, sale, pepe, 20 gr di mandorle.
Dopo aver reso il tutto omogeneo e semiliquido ho colato il preparato negli stampini per ciambelline precedentemente unte.
Ho posto in forno a bagnomaria a 180° per 45 minuti.
Si sformeranno perfettamente.
Si completa saltando nel burro un paio di cucchiai di mandorle e posizionando nel foro centrale una piccola noce di mou e qualche grano di sale.
Incastrato su di un grosso ramo c'era e c'è...un grosso nido, e che nido, guardate qui!
Non lo trovate strepitoso? E' enorme, una vera opera architettonica, etereo e solidissimo, incredibilmente intrecciato e perfettamente nascosto, per fotografarlo ho spostato i ramoscelli che lo chiudevano....bellissimo, vero?!!
Quando mi trovo di fronte a questi miracoli penso che in fondo la pazienza che è richiesta a me nel quotidiano è veramente poca cosa rispetto alla tenacia, la cura, la volontà che tante situazioni necessitano!
Un pochino di pazienza c'è voluta, in effetti, per i nuovi piatti che vi propongo oggi e che intendo riproporre a breve per un buffet speciale e che quindi ho riprovato ancora una volta per verificarne tempi e costi.
Innanzi tutto il Filetto di fagiano laccato al Calvados con chips di mele.
Il piatto è semplice, una volta pulito e tagliato il fagiano se ne utilizza il petto e lo si lascia in immersione una notte intera con 1/2 litro di Calvados.
In un tegame con un cucchiaio d'olio ed uno di burro si soffrigge uno spicchio d'aglio e poi il filetto del fagiano, si sfuma con il Calvados filtrato e si prosegue la cottura a fiamma più bassa per circa 50 minuti tenendo coperto e chiaramente salando e pepando.
Nel frattempo si affettano le mele e si pongono in uno sciroppo d'acqua e zucchero, si lascia sobbollire circa 5 minuti e si spegne.
Una volta raffreddato si scola e si passa al forno a 100 gradi per circa 2 ore, finchè le rondelle saranno asciutte e croccanti.
Il piatto si compone semplicemente servendo i bocconi di fagiano con le chips di mela ed irrorando con il denso e profumatissimo sugo al Calvados che si sarà formato nel tegame.
Ancora più semplice. e qui non serve neanche la pazienza, il Crottin de Chavignol con croccante ai pistacchi
ho semplicemente preso uno di questi piccoli splendidi formaggi di capra francesi, li ho avvolti singolarmente in carta forno dopo averli privati della crosta in superficie e li ho posti al forno circa 15 minuti a 220°
Contemporaneamente ho preparato un caramello, ho unito dei bei pistacchi e colato per ottenere dei dischetti che poi ho in parte polverizzato.
Le due consistenze ed i due sapori, nettamente dolce il croccante, sapido e saporito il formaggio si accostano alla grande.
Dal momento che come sempre caramello ne avevo prodotto in abbondanza ho deciso di fare qualche vasetto di mou da conservare per qualche altra preparazione, anche se conservare.....è una parola decisamente esagerata!!!
Così al caramello ho aggiunto prima 2 cucchiai di acqua bollente, poi 200 ml di panna fresca ed ho ottenuto 2 bei vasetti con mou ai pistacchi e mou alle mandorle.
Un piccolo esperimento l'ho tentato subito con i Flan di piselli e cipollotti con burro alle mandorle e mou.
E' un piatto delicatissimo nel sapore con un tocco di sregolatezza e novità, perfetto per un buffet o per completare un secondo.
Ho fatto cuocere dei piselli(ho dovuto usare i surgelati), scolati bene e frullati 250 gr con 1 uovo grosso, 150 ml di panna liquida, 3 cucchiai abbondanti di parmigiano grattugiato, sale, pepe, 20 gr di mandorle.
Dopo aver reso il tutto omogeneo e semiliquido ho colato il preparato negli stampini per ciambelline precedentemente unte.
Ho posto in forno a bagnomaria a 180° per 45 minuti.
Si sformeranno perfettamente.
Si completa saltando nel burro un paio di cucchiai di mandorle e posizionando nel foro centrale una piccola noce di mou e qualche grano di sale.
giovedì 25 novembre 2010
Quando colore fa rima con sapore
Un pieno di colori e un concentrato di sapori, tutti mantenuti integri da una delicata cottura al vapore.
Donuts semplicemente per la loro forma, per il resto si tratta di verdure, tante, passate al vapore, tagliate e disposte a ricoprire il fondo degli stampini.
Sono patate, carote, bietole, cipolle, fagioli cannellini, lenticchie....naturalmente a profumare l'acqua tutte le erbette dell'orto, alloro, timo, salvia.
Una volta foderati gli stampini, magari alternando i colori, si procede a riempirli con purea di patate, o di fagioli e lenticchie schiacciate e lavorate con olio, sale e pepe.
Sopra solo un goccio d'olio, non si sbriciolano, rimangono perfettamente integri, profumati e leggerissimi!!!
Sempre leggero ma decisamente meno vegetariano il piattino di cous cous invernale.
Compone il piatto una base di cous cous con ceci, noci, mandorle, albicocche essiccate, datteri, sopra un cestino di mandarino con micro polpetta di manzo impastata usando gli stessi ingredienti e cotta utilizzando il succo del mandarino scavato più le zeste dello stesso agrume.
Un po' di coriandolo strappato a mano finisce il piatto e regala un'ultima sferzata di energia!
domenica 21 novembre 2010
Piatti in bilico fra autunno e primavera...vivendo l'uno e sospirando l'altro!
I piattini di oggi sono in bilico fra l'urgente voglia di sole e di colori, di leggerezza e magari, magariiiiii di primavera e la realtà autunnale fatta di magnifiche tonalità bruciate, quelle delle foglie, dei rami, della terra... comunque calde e intense e avvolgenti nei sapori che rivelano
così nascono i ravioloni al forno con patate, cipolle brasate, ricotta, fiore sardo,prosciutto cotto, maggiorana e dolcissimi petali
una goccia di miele accanto ci sta proprio bene!
Per l'autunno entra in scena il rame, ma anche i marroni, l'arancio delle spezie che avvolgono la coscetta di pollo tandoor con sformatino di bietole selvatiche, ceci di Cicerale e bastoncini di scorzonera fritta
ancora autunno con la patata quarantina al forno che imprigiona tasselli di zucca
e per i pomeriggi in casa scacchiera golosa, anzi dama con polenta arrostita, bocconcini di salsiccia e asparagi selvatici al vapore
anche oggi, soprattutto oggi ci meritiamo un dolcissimo dolcino, un piccolo pasticcino impastato con caffè e briciole di Alpenliebe, panna, miele e noce moscata!
Vi segnalo una novità, l'ingresso di una deliziosa amica che si affaccia ora al mondo dei food bloggers, ma che certamente impiegherà ben poco a superarmi vista la sua determinazione e la sua grande passione.
E' Patrizia, sostenetela unendovi al suo blogghino nuovo nuovo, come ben si sa io proprio non sono in grado di dare consigli.
L'indirizzo è http://patriziacicala.blogspot.com
domenica 31 ottobre 2010
Quel genio di Viviana Lapertosa
Innanzi tutto....buona domenica e per chi festeggerà...buon Halloween!!
Personalmente a me piacciono le atmosfere un po' più soft, più intime, ma per stare in tema con "l'articolo" del giorno e soprattutto perchè ormai l'avevo letteralmente tra le mani, anch'io non ho rinunciato alla mia zucca.
Si tratta del lume che ornerà la tavola, è una semplice zucca intagliata solo sul cappello, in modo da poter giocare con la luce e creare un merletto con le ombre che si riflettono.
Sbrigati i convenevoli di rito passo al tema " ufficiale" di questo post: Viviana Lapertosa.
La conoscete tutti vero?
Io l'ho seguita spesso nello spazio del Gambero Rosso dove propone intrigantissimi fingers e a Torino ho colto l'occasione per acquistare un suo volume intitolato semplicemente " Finger Food".
Le ricette sono speciali, parlano dei legami di sangue e del cuore, dei profumi unici e irrinunciabili della sua terra, la puglia.
Mi ha conquistata, mi è piaciuta più di quanto già non mi piacesse e così ho voluto sperimentare subito alcune sue ricette, senza l'intenzione di competere, semplicemente quella di provare e....cominciare ad imparare.
Dico imparare perchè dal suo sito www.lacuocadellaportaaccanto.it e dal suo blog ho appreso che Viviana gestisce anche dei corsi di cucina ai quali, a questo unto, voglio partecipare!.
Le ricette che ho sperimentato( ed in parte modificato) non sono quelle classiche da finger, però lo diventano nel momento in cui vengono proposte in bocconi piccoli....ma con la pienezza di sapore di un piatto "vero".
Viviana propone: cocottine di zuppa di castagne e funghi porcini con pisarei e lardo...io ripropongo piattini di pisarei e ragout di pecora
ma anche paccheri con pesce spada cotto a bassa temperatura, capperi, pinoli e limone.
Questa tipo di cottura in infusione in olio (portato a 60° e mantenuto a 45°) mi ha regalato una polpa tenerissima e delicata, il piatto è stato super apprezzato
ho provato l'insalata di pollo " cotto senza fuoco" allo zenzero, eliminando lo zenzero e usando un sale delicatissimo e molto profumato, il sale al mandarino e pepe rosa, al quale ho aggiunto anche delle zeste di arancia prima fatte asciugare molto lentamente in forno.
Anche questa cottura si è rivelata efficace e comoda, in sostanza si è trattato di portare ad ebollizione dell'acqua debitamente aromatizzata, aggiungere il petto del pollo intero, coprire, spegnere e lasciare 2/3 ore fino al completo raffreddamento.
La carne da insulsa( e diciamolo...pure un po' stopposa) si è trasformata in un piatto saporito e delicatissimo...credetemi!!
già che ero in fase di sperimentazione mi sono lanciata( in tutti i sensi) sui churros, l'impasto è molto simile alla pasta da choux, ma con una maggior percentuale di farina e meno uova.
Ho unito anche parecchio pecorino e poi....strano eh...fritto!
Inizialmente ho ritenuto che l'impasto fosse troppo consistente ed ho fatto un po' di fatica con il sac à poche, ma il risultato è stato di grande soddisfazione con ingredienti semplici e pochissimi spesa.
altra sua ricetta le mini polpettine da aperitivo, passate solo 5 minuti al forno e quindi pronte nel tempo di realizzare un cocktail...o quasi.
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io le ho preparate in anticipo e tenute morbide in una marinata aromatica con aglio, rosmarino, menta origano e basilico......tutta roba dell'orto, come sempre.
mercoledì 29 settembre 2010
Quanti occhietti mi stanno fissando!!
Mi piace pulire le acciughine, è per me un gesto pressochè quotidiano e familiare e in quanto tale rassicurante ed anche rilassante, un piccolo dettaglio, però, da sempre mi inquieta un po'......la moltitudine di occhietti che sembrano proprio fissarmi, non riesco a distogliere lo sguardo, mi calamitano letteralmente, dove mi giro mi giro e ....zac! mi beccano sempre, sembrano avere una vita separata dal corpo, quelli già sono in padella e le teste con i loro occhietti non smettono di guardare!!
Vabbè dopo aver condiviso con voi la mia ossessione condivido anche la mia ricetta, si tratta di un piattino misto di pesce e pasta...fritta, quindi un piatto unico a metà strada fra antipasto e secondo.
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Ho pulito, eviscerato e lavato un'orata, ho ricavato dei filetti e li ho cucinati al vapore per 5/6 minuti, non di più.
Nella pentola oltre all'acqua ho aggiunto 500ml di vino bianco ed un mazzetto di erbe dell'orto che hanno reso il vapore profumatissimo.
Ho frullato la polpa ottenuta e dopo ho aggiunto un cucchiaio di yogurt magro, uno di maionese, due di panna fresca, sale, pepe e timo.
Ho disposto in coppette(ancora meglio usare il sifone) ed in ultimo ho completato con una matassina di spaghetti prima sbollentati e poi fritti.
Nello stesso piatto trovano posto le più classiche acciughine ripiene alla ligure, con uovo, pangrattato, pecorino, maggiorana, uva passa, pinoli, acciughe sott'olio, anche in questo caso la preparazione prevede un assaggio di pasta( formato radiatori) portata a metà cottura, asciugata in forno, cosparsa di spezie e fritta.
Le restanti acciughine sono preparate alla plancia, profumate con olio al timo e zeste di limone.
Per chi non ama il pesce ho pensato a questi piccoli e sfiziosi "soli", il ripieno è composto da un tuorlo d'uovo appoggiato su di una fetta di pancetta affumicata e richiuso in pasta da pane.
Verrà rapidamente fritto e consumato subito regalerà al taglio una calda e cremosa colata di morbido tuorlo.
Parentesi dolce ispirata a Stefania, del blog(strepitoso) Araba Felice.
Qualche giorno fa ho letto, come moltissimi di voi, la sua ricetta per un "caramello senza sorprese", che si mantiene morbido e vellutato, così ho voluto cimentarmi subito e dopo il primo positivo tentativo ho triplicato le dosi e realizzato uno stock di caramello.!
L'ho utilizzato per due diversi dolci, una crostata con crema inglese, panna,mandorle e caramello
e tortine al Toblerone, nocciole e caramello.....sembra un'ambra fossile del Baltico, lucida e trasparente, che imprigiona e conserva un non prezioso....ma goloso ripieno!!
mercoledì 8 settembre 2010
Chiusura a tutto colore
Siamo agli ultimi giorni, un po' di sole e molta pioggia, quindi vogliamo salutare i clienti con un menu a tutto colore( e sapore) che ben rappresenta la nostra tradizione ligure.
Parlando di tradizione abbiamo pensato immediatamente al piatto principe, il cappon magro, nato povero e poi nobilitato con l'arricchimento di pesce sempre più raffinato, come aragoste ed ostriche, che certamente non erano previste dai marinai che lo preparavano a bordo durante i lunghissimi viaggi in mare per scongiurare il rischio dello scorbuto!
Si tratta in sostanza di una grande e scenografica piramide alla cui base è posto uno strato di gallette del marinaio rinvenute in acqua e aceto, sormontate da strati di coloratissimi vegetali( carote, sedano, finocchio, patate, fagiolini, barbabietole, cavolfiore, scorzenera..) alternati a strati di pesce cappone( ma anche branzino e gallinella) e generosamente conditi con una saporita salsa a base di acciughe al sale, capperi, olive, prezzemolo, tuorli rassodati,ancora pane ed olio e aceto in ugual misura, naturalmente si tratta di una salsa al mortaio.
Una volta pronta è ulteriormente ricoperta dalla salsa e decorata con sott'aceti, olive a rondelle, gamberi, crostacei e volendo anche un'aragostina ad impreziosirla.
Alla versione classica che deve proprio mantenere quest'aspetto piramidale e non di torta schiacciata, abbiamo avvicinato la versione mono, più semplice da servire e quindi più pratica.... io preferisco di gran lunga la prima!!
Ancora tutto il sapore della tradizione nel colorato polpettone con patate, prosciutto cotto, piselli, fagiolini, pecorino e maggiorana
mini sformati di verdura con pane e crescenza
coppe d'arancia con radicchio, gamberi, maionese agli agrumi e coriandolo fresco
le rose di pasta al forno con un ripieno di gruyère, prosciutto cotto e prescinsoa
la scelta del dolce è stata tanto semplice quanto ghiotta, così con tutti gli albumi avanzati abbiamo preparato delle sottilissime tegole con farina, zucchero e nocciole e le abbiamo "cementate" fra loro con una generosa "cazzuolata" di Nutella.
Per questa stagione credo sia tutto, ci risentiremo presto con le informazioni relative ai nuovi corsi perchè.....sono di nuovo in pista!!!
Come sempre vi lascio con immagini più personali e meno professionali, ma so che tanti di voi amano gli animali tanto quanto me, quindi cosa preferite??
La fierezza del nerissimo Vasco che sfida l'obiettivo e tenta già la scalata alle sedie di casa, oppure la dolcezza della bianca e tonda Bignè?
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