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lunedì 13 luglio 2015

Me lo incarti per il cane....disse la signora davanti al trancio di salmone selvaggio in oliocottura. Dopo questo....ho visto tutto:((((((((((((((((((((

Trieste, Baia Sistiana, Terrazza Cantera...........un luogo semplicemente magico, di grande charme, panorama mozzafiato.
Un menù semplice, curato, efficace.
AVREI DETTO EFFICACE, INVECE................... 


Invece lavoriamo, serviamo in tavola il menù concordato ed un cameriere torna indietro con il salmone intonso ed una richiesta :" La Signora dice di incartarglielo per il cane!".



A me cade la mascella, a Perla pure, ma non abbiamo tempo e forse nemmeno voglia di replicare all'irreplicabile.
Incartiamo e ciao.....buon appetito Bobi!:)))



Anche perchè nel frattempo i piatti crescono vertiginosamente di numero..............


gamberi e scampi stanno ardendo fra le fiamme del flambée.................



ed i camerieri si stanno riparando sotto gli ombrelli senza colpo ferire neanche di fronte ad un'imprevisto ed improvviso acquazzone!!!!!!



Sì, ma chi glielo dice alla Signora che fra i nostri signature-dishes c'è proprio l'insalata di baccalà in oliocottura  con pinoli, limone e fagiolini??


Un piccolo piatto giocato tutte sulle temperature, dai 60° ai 45° mantenuti costanti per ottenere una consistenza meravigliosamente scioglievole e niente affatto unta.




No, meglio non distribuire informazioni non richieste, molto meglio fare ommmmmmm...........ommmmmm



Anzi, per non sbagliarci questo simbolo lo imprimiamo anche sulla pasta, sugli straccetti ed anche sui ravioli che saranno ripieni di gamberi ed ali di razza, cotti nel loro brodo che è il più buono e raffinato del mondo.


Sotto una crema di peperone appena tiepida e verdure raccolte, saltate e mantenute quanto più possibile integre e fedeli a se stesse.



Peraltro è prevista anche una versione camionista, più corposa, di sostanza....ovviamente è la mia!



Già che impastiamo tiriamo anche due lasagnette stampate, di quelle "serie", ruvide ed un po' spesse.
In mezzo ci andranno capesante, provola e melanzane.




Qualcuno ne vuole una porzione impacchettata per il cane od il gatto?!!!!;))))))))))))))




Ehm no, ci ho ripensato, anch'io ho i miei animaletti da nutrire e quelli.....già stanno annusando che c'è per cena nell'aria!!!:))


lunedì 15 giugno 2015

Perseveranza.....ecco il segreto!!!

Sono nata ottimista.

Questa è stata la mia prima grande fortuna.

Come tutti  anch'io nella vita ho avuto le mie belle batoste, alcune durissime, altre....di più.

Forse sarà per questo che i problemi del quotidiano, le delusioni professionali, le cadute, i fallimenti, mi appaiono certamente non piacevoli, ma in certo qual modo inevitabili e necessari, soprattutto mi appaiono davvero poca cosa rispetto alle montagne che ho già scavalcato.

Non mi fermano, anzi!

Temporaneamente in Liguria( vale a dire a casa per alcuni dei succitati imprevedibili intoppi) ieri sera sotto il portico ho assistito ad un semplice ed emozionantissimo spettacolo.
Questo..........



Il tempo in questi giorni è particolarmente piovoso e dopo ogni acquazzone frotte di lumache escono allo scoperto tracciando lente ed interminabili scie alla ricerca di.....di un frammento di spaghetto caduto dal mio piatto.
Questo piccolo pezzetto di spaghetto giaceva per terra vicino ai miei piedi quando una delle tante lumache striscianti si è, non saprei se volontariamente o casualmente, incrociata con la sua traiettoria, ha raggiunto lo spaghetto, lo ha aggirato ed ha cominciato a farlo rotolare.
Piano, piano, pianissimo, lo spaghetto compieva movimenti quasi impercettibili, ma avanzava lento ed inesorabile.
Dopo venti minuti la lumaca si è fermata.
Ho pensato, ok il gioco è finito.
Invece no,  è rimasta immobile per un po', poi ha ricominciato a spingere e spingere fino a raggiungere il gradino che conduce al prato, il seguito è un segreto celato fra i fili d'erba.

Quanta straordinaria perseveranza!!!!!
Mai avrei pensato che una lumaca potesse darmi lezioni di vita.....invece!!!!



Mentre ai miei piedi si consumava quella che io ho ritenuto essere un'esperienza meravigliosa sul tagliere sopra la botte altre due lumache si intrecciavano amorevolmente in un incrocio d'antenne sinuoso ed infinito........animali interessantissimi!!!!

A loro mi sono ispirata ed a loro dedico un primo piatto che richiede un pochino di perseveranza, perché  ogni singolo disco di pasta andrà stampato a mano individualmente.

Ecco le chiocciole di farina di ceci, fiori di zucchina, briciole di pitina, maggiorana e limone.



Tirare la pasta è una delle cose che mi rilassa e mi diverte di più.

A Lanzarote, al Mercadillo di Teguise( dove peraltro ho inoltrato domanda per ottenere uno spazio) ho acquistato dei magnifici timbri per tessuto.

Ho pensato, sulla scorta della nostra tradizione ligure dei corzetti stampati,  che potessero funzionare benissimo anche con la pasta.

In effetti.....così è;))




Un piatto molto buono, credo che lo riproporrò in inverno con la verza ripassata, qualcosa mi dice che sia un abbinamento indicato.




Vorrei anche provare con altre farine ed aggiungere polvere di liquirizia, la fidanzata di mio figlio mi ha fatto notare che questi dischetti assomigliano tanto alle famose rotelle Haribo, altro che chiocciole!!!;)))



Ad ognuno il suo....mentre noi consumavamo il nostro pasto il daino dirimpetto consumava il suo!


Cosa non si fa per vederci meglio ed avvistare un cinghiale;))


Eccolo!!
Non era poi così difficile, si è avvicinato per mangiare albicocche e nespole, come tutte le sere.



Amo follemente questa casa che ogni giorno mi regala sorprese e mi offre infinite possibilità di riflettere ed apprezzare la vita, di raccogliere qualche frutto e giocare "progettando" qualche piccola cosa.

A proposito, da qui proveniva lo spaghetto caduto, da un forchettata di pasta rinchiusa in un  gigantesco fiore di zucchina cotto in un fagotto di pasta brick.




Uno di questi pezzetti è stata una gran palestra per la mia lumaca!!



Con i primi lamponi e le ultime ciliegie è uscito un dolcetto semplice, piccolo e profumato alla menta


è stata la merenda di una giornata fatta di emozioni semplici e profonde....bellissima!




nessuno di questi eventi ha però destato l'attenzione dei miei gatti, come sempre dormienti sovrani incontrastati di questa fortunata casa!!!











sabato 5 novembre 2011

Crescerà il crescione?!!







Crescerà o non crescerà il crescione?? e soprattutto.....sapete che ormai tocca fare l'impossibile per andare incontro alle esigenze del cliente!!
Veramente di tutto, soprattutto se capitano persone determinate ad avere ad ogni costo quello che hanno in testa senza deviare neanche un po', senza accettare consigli, senza opzioni di riserva.
Vabbè, a questo punto per rispettare la ricetta richiesta che prevede proprio germogli di crescione mi è toccato iniziare la coltivazione  dieci giorni prima.
Ma sapete che a Savona non ho trovato i germogli neanche nei supermercati bio in quanto ritenuti troppo cari??
Mi hanno detto che volendo è possibile ordinarli  con il vincolo però d'acquistarne  un'intera cassa con
 10  ben confezioni.... non miste, tutte dello stesso tipo....boh...non saprei, sono un po' perplessa!!!
In ogni caso siamo sulla buona strada, i germogli sono lì che crescono, tacciono ed ogni tanto si concedono un doccino.
Rispetto a tutti gli altri germogli hanno un accorgimento piccolo ma fondamentale da rispettare, non devono stare a bagno preventivamente poichè sono estremamente mucillaginosi e si ammassano tutti in un'unica "pappa", quindi vanno appena appena inumiditi e poi....comincia la vigile e "materna" attesa!!
La prossima settimana vi farò vedere la realizzazione completa del piatto, al momento  ho giusto assaggiato qualche filo...... per convincermi d'avere sotto mano qualcosa di preziosissimo!!!

In compenso lascio una ricetta fuori concorso al contest di Fujiko del blog La ricetta della Felicità, intitolato non a caso CAPOLAVORI DA GUSTARE e dedicato ad un evento irripetibile....i suoi primi 40 anni!!!

Propongo un primo piatto, elementare negli ingredienti e nel condimento, ma piuttosto singolare nell'idea e nella presentazione.

Ecco le FOGLIE D'AUTUNNO AL NERO DI SEPPIA E BURRO ALL'ARINGA






Ho impastato i soliti 100 gr. di farina "00" con 1 uovo, 1 presa di sale, lavorato a lungo e punteggiato con poche gocce di nero, in modo irregolare.
E' indispensabile che l'impasto non diventi nero e neanche grigio, deve sembrare marezzato, quindi sfumato.
In seguito ho preso una bella foglia spessa e con nervature evidenti, l'ho lavata, coperta con  pellicola ed in ultimo ho steso sopra la pasta tirata in sfoglia   con il mattarello e l'ho ulteriormente stesa.
Quasi come fare un frottage, ma senza matite!!







Con un coltellino appuntito, (io ho usato uno spelucchino in ceramica) ho tagliato la sagoma delle foglie seguendo la stampa ottenuta.
Ho lasciato riposare circa 1/2 ora la pasta e nel frattempo ho impastato del burro con  un'aringa affumicata.
Cotto in pentola con acqua bollente salata per 2 minuti circa ed accompagnato con un cucchiaio di burro.

Che dite....qualche filo del "crescente" crescione ci sta???

giovedì 26 maggio 2011

Profumi liguri.....di creuze , caruggi.... e palazzi genovesi

UN BUFFET INTERAMENTE LIGURE....che più ligure di così proprio non si può, con i profumi intensi dei nostri orti, le erbe spontanee dei campi, il pescato del nostro mare e le paste della tradizione, quella tradizione che abbiamo imparato attraverso i gesti e che attraverso gli stessi gesti ogni giorno cerchiamo di portare avanti!


Neanche a dirlo...la creuza è quella dove io abito, il vicoletto, o mulattiera in decisa pendenza che dal mare conduce ai monti...il palazzo genovese è quello di Villa Orsini, sede di uno studio d'ingegneria.....oggi invaso dal profumo di basilico!


Ed infatti il buffet prevede proprio dei piccoli flan con piselli freschi e fave, pinoli tostati e basilico genovese D.O.P.


ma anche il più classico dei ciupin con gallinella, scorfano,cozze, vongole ed un bel crostino casalingo strofinato con il nostro aglio ed il nostro olio Riviera ligure D.O.P.


acciughine impanate e fritte alla spotornese, con un ripieno golosissimo di fiore sardo D.O.P.,pan grattato, uva passa, acciughe sott'olio, zeste di limone, timo


c'erano anche insalatina di panizza con cipollotto fresco, l'ultra classico patate,fagiolini e pesto e pure le focaccine con lardo, castagne e miele...e poi il "polpettone", quello specialissimo di patate e fagiolini, morbido ma con una crosticina croccante e deliziosa...insomma, come dicevo...ROBA DI LIGURIA!!
Questo il menu completo




trofiette casalinghe con olive taggiasche, pomodorino extra dry( anche quelli nostri) e crumble di noci e timo.
Accanto, leggermente fuori inquadratura i più classici ripieni liguri, noi abbiamo privilegiato le cipolle....sono sempre le più gettonate, con la nota irrinunciabile della maggiorana, la persa, come la chiamiamo noi!



naturalmente un assaggio delle nostre focacce, nella versione classica, ma anche con salvia, con cipolle e farcita



.

..........e dallo studio sospeso fra arredi ultramoderni ed un "guscio" d' aristocratica bellezza e assoluta tradizione passiamo alla meno nobiliare ma bellissima e assolata creuza de ma dove abito io....questa






in un luogo simile come potrebbe non dormire sereno e a bocca aperta il più buffo dei gattini di casa?!!

giovedì 3 febbraio 2011

L'ORO VERDE DI SICILIA ......PER UN CONTEST SPECIALISSIMO!!!


Come vi ho detto ieri ci sto veramente prendendo gusto a giocare con i vostri contests!


La parte che mi piace di più è certamente vedere cosa riescono a creare gli altri partecipanti, spesso con tradizioni e culture gastronomiche lontanissime dalla mia, quindi con tantissime cose da insegnarmi....c'è veramente tanto materiale al quale attingere ed ispirarsi ed io ne approfitto molto, molto volentieri!!!








Per il contest de LA CUCINA DI TATINA dedicato ai prelibatissimi pistacchi ed ai loro mille usi in cucina ho pensato di realizzare la mia
LASAGNETTA DI PISTACCHI DI BRONTE, UOVO DI QUAGLIA POCHE' E BURRO SALATO ALLA VANIGLIA.


Per  due persone ci vorranno: 
100 gr. di pistacchi sgusciati, non salati e non tostati
100 gr. di farina "00"
1 uovo intero
50 gr. fiore sardo grattugiato
2 uova di quaglia
40 gr. di burro
sale, bacche di pepe rosa, 1 bacca di vaniglia








Prima cosa ho pestato nel mortaio(....e dove sennò?!!) i pistacchi, un paio di grani di sale grosso ed ho mescolato alla farina.
Ho ridotto una parte dei pistacchi in polvere ed una parte no, in modo che rimanessero dei pezzi grossi in evidenza.
Ho Impastato il mix ottenuto con 1 uovo, pochissimo sale e ho lavorato a mano, steso in sfoglia con il mattarello.






Semplicemente con un coppapasta ho ricavato delle lasagnette che sono poi state portate a cottura normalmente in acqua bollente salata.




Contemporaneamente ho lavorato il burro con 2/3 bacche di pepe rosa, poco sale ed il contenuto di una bacca di vaniglia aperta e ben raschiata.
Questo burro è strepitoso, una sferzata di sapore, la vaniglia ed il sale insieme sono qualcosa che merita di essere sperimentato, lo consiglio anche su dei semplici gnocchi, anzi più il piatto sarà "pulito" più il sapore di questo burro sarà riconoscibile e francamente ....merita d'essere riconosciuto!!!






Man mano che le lasagnette salgono in superficie le si scola( vi consiglio di lasciarle ancora 1 minuto, soprattutto se la sfoglia non dovesse essere troppo sottile) e si dispongono a strati inframmezzandole con una generosa spolverata di pecorino e qualche fiocchetto di burro






In ultimo, terminata la costruzione si completerà con l'uovo di quaglia poché e con il piccolo guscio ormai libero all'interno del quale si deporrà ancora un fiocco di burro aromatizzato ed un pezzetto di stecca di vaniglia








Al palato i sapori si mescoleranno, la morbidezza del tuorlo caldo e colante, la vaniglia, la nota salata del burro, il profumo ed il sapore avvolgente dei pistacchi, insomma, spazio alle immagini.......eccovi il piatto finito!!!