Avevano detto neve, avevano promesso pioggia ed io ci avevo pure creduto.
Al contrario al mio arrivo a Spotorno, il termometro sotto il portico segnava e tuttora segna 19°!!!
E' stata una piccola "carezza" che ci ha aiutato nell'ultimo saluto alla nostra Crash.
Se ne è andata dopo diciotto gloriosissimi anni di amore incondizionato, affetto, compagnia e tonnellate di pazienza.
L'abbiamo seppellita nel suo orto, fra la rosa ed il pesco, così a primavera tutti i petali le voleranno addosso e sarà una meravigliosa romantica coperta.
Esattamente un anno fa, in un altro luogo, in un'altra città, moriva la mia mamma.
Che cosa strana, non so se odiare questo mese, ogni volta mi toglie qualcosa di prezioso.
Sulla tomba di Crash abbiamo piantato una piccola croce, fatta con un ramo del nostro pruno ormai secco, su quella di mia madre ho messo un angioletto, uno con la faccia buffa e sorridente.
L'ho legato con una lenza, così si muove al vento e sembra davvero che le voli accanto.
Le ho appiccicato tutto attorno anche una moltitudine di angioletti chiudipacco e mio marito ridendo mi ha detto"....ma Fabi.....sembra un frigo pieno di calamite!"
Poi, visto che ne avevo tantissime, le ho appiccicate anche sulle altre lapidi e mi sono sentita meno triste.
E' vero, sembra un po' un frigo, ma io sono sicurissima che a mia mamma piaccia proprio così.
RAVIOLO ROMANTICO DI TRIGLIA E CIPOLLA BIANCA
Per 4 pax servono:
200 g farina 00
100 g semola
3 uova medie
1 guscio d'acqua
4 trigliette di scoglio
1 patata grossa
250 g cipolle bianche
1 shot di sambuca
3 carciofi
1/ mazzo asparagi
50 g pecorino siciliano in scaglie
aglio, pepe in grani, buccia limone bio, alloro, olio evo
Disporre nella pentola predisposta per la cottura al vapore il liquido con uno spicchio d'aglio, qualche cm di buccia di limone, qualche grano di pepe nero, una foglia d'alloro.
Pulire la patata e cuocerla al vapore aromatizzato.
A termine cottura conservare il liquido.
Pulire, eviscerare e sfilettare le triglie. Sciacquare benissimo teste e lische, preservare entrambe.
Pulire ed affettare le cipolle.
Scaldare un fondo d'olio evo in padella, unire l'aglio, le cipolle, le teste e le lische.
Tostare, sfumare con lo shot di sambuca.
Coprire con un bicchiere di acqua e lasciar consumare.
Eliminare teste e lische, introdurre i filetti di pesce, salare, pepare e cuocere coperto.
Scoprire, lasciar asciugare, spegnere, lasciar intiepidire.
Eliminare l'aglio.
Passare al setaccio ed ottenere una crema spessa di cipolle e triglie.
Passare al setaccio anche la patata, salare, unire i due composti.
Distribuire in sac à poche con bocchetta liscia.
Riporre in frigo.
Nel mentre mescolare farina e semola sulla spianatoia, fare la fontana, unire l'uovo, mescolare, unire l'acqua ed il sale, impastare.
Tirare la pasta con il mattarello, tagliare, volendo stampare.....come ho fatto io.
Distribuire il ripieno dalla tasca, ripiegare a triangolo dopo aver leggermente inumidito i lembi.
Premere bene e sigillare. Preservare.
Scaldare un fondo d'olio in padella, unire un ultimo spicchio d'aglio schiacciato.
Aggiungere i carciofi spinati, privati delle foglie esterne, del fieno interno e tagliati in quarti.
Saltare in padella qualche minuto.
Contemporaneamente cuocere i ravioloni in acqua bollente salata.
Scolare e ripassare immediatamente nella padella con i carciofi, correggere di sale, unire le punte di asparago.
Unire un mestolo del liquido della cottura a vapore ed amalgamare il tutto per un minuto.
Spegnere, impiattare, spolverare con le scaglie di pecorino ed un ultimo soffio di pepe.
Ognuno ha il proprio altare.
Una ragione per piangere
ed almeno una per ringraziare.

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giovedì 7 gennaio 2016
giovedì 16 ottobre 2014
Lasagna al caffè, gamberoni, radicchio, sauce mornay allo scalogno
Quella gambalunga della Sabrina Gasparri, vincitrice uscente dell'ultima sfida dell'MTC, ha scelto questo mese di farci brutalmente ingrassare cucinando e mangiando tonnellaggi di lasagne.
Non ci è parso vero!!!!!!!
Di solito tocca trovare scuse per giustificare gli stravizi, questo mese.....è un dovere, la causa ce lo impone e noi ubbidiamo solerti!
Senza pormi troppe paranoie per conquistare il clik giusto.....tanto non mi è mai, proprio mai successo, vi propongo la mia
LASAGNA AL CAFFE', GAMBERONI, RADICCHIO, SAUCE MORNAY ALLO SCALOGNO
Ho letto con attenzione tutti i post dedicati alla sfoglia, tanti consigli, tutti interessanti.....le dritte non bastano mai!!!!
Ho quindi scelto di realizzare la mia lasagna( la dose è per 6/8 pax, ma io ne ho cucinato solo 2 e conservato la restante per un "altro progetto") utilizzando per la sfoglia:
270 g farina "0"
30 g chicchi di caffé macinato
1 pizzico di peperoncino in polvere
1/2 cucchiaino di scorza d'arancia grattugiata
3 uova intere
1 guscio d'uovo colmo d'acqua
Inutile che spieghi io come fare, Sabrina ha fornito tutte le dritte necessarie e vedendo le vostre sfoglie direi che " tutta la classe" è stata davvero disciplinata ed attenta......oppure qui c'era già dell'esperienza....e non poca!!
Ho impastato e tirato la mia sfoglia, bella profumata e ruvida quanto necessario.
Dopo il raccomandabile riposo ho tuffato i rettangoli di pasta in acqua bollente salata, scolato, allargato su di un torcione pulito, pennellato con un velo d'olio, coperto e preservato nel telo stesso.
Nel mentre ho preparato il ripieno, per una porzione servono:
4 gamberoni
1 scalogno
1/ 2 cespo di radicchio rosso di Treviso( in questo caso precoce)
burro, olio evo, prosecco, sale, pepe, timo fresco.
In un ampio tegame scaldare burro ed olio, una volta a temperatura unire lo scalogno finemente tritato.
Cuocere qualche minuto sempre mescolando senza far colorire e senza unire liquidi.
Aggiungere i gamberoni interi ma privati del filo intestinale( estrarlo con la punta di uno spelucchino praticando un forellino sul dorso del carapace), cuocere a fiamma alta, girare, unire il radicchio rosso tritato molto grossolanamente, coperchiare, cuocere ancora 2 minuti, alzare la fiamma, spegnere con il vino, lasciar evaporare, correggere con sale, pepe, timo sfogliato.
Recuperare i gamberoni, privarli di testa e carapace( tranne uno che servirà per la decorazione individuale), tagliarli a tocchetti, preservare.
Preparare la salsa mornay:
60 g burro
60 g farina "00"
500 g latte
100 g gruyére
2 tuorli d'uovo
100 g panna fresca
30 g scalogno stufato
burro,sale, pepe nero, noce moscata
Stufare con un cucchiaio di burro lo scalogno e preservare.
Fondere in casseruola il burro, unire la farina, mescolare, cuocere un paio di minuti, unire il latte già caldo e portare a cottura come per una normale besciamella.
Correggere la sapidità, unire pepe e noce moscata.
Pellicolare a contatto, nel mentre mescolare i tuorli con la panna, grattugiare il formaggio.
Unire alla besciamella il composto di panna/uova, mescolare alla perfezione.
Aggiungere lo scalogno stufato e successivamente il gruyère grattugiato, incorporandolo alla perfezione.
Allineare tutti gli ingredienti, portare il forno a temperatura( 200°)
Imburrare la pirofila senza trascurare angoli e bordi.
Distribuire sul fondo un velo di sauce mornay, sovrapporre un foglio di lasagna al caffè, coprire con un secondo strato di salsa.
Cospargere con qualche tocchetto di gamberone ed una cucchiaiata di radicchio/ scalogno.
Proseguire con un secondo foglio di lasagna, altra salsa, gamberoni, verdure, salsa.
Ripetere per almeno 4 volte, chiudere con il foglio di lasagna ed abbondante salsa mornay( preservarne un po' per il dressaggio del piatto).
Per completare il piatto servono:
mandorle a lamelle
olio d'arachide per friggere
1 foglio di lasagna al caffé ancora cruda
qualche foglia di radicchio tagliata a julienne
una punta di caffé in polvere
1/2 cucchiaino di miele liquido
scorza d'arancia
il gamberone tenuto integro da parte e rapidamente ripassato in padella
Coprire la lasagna con uno strato sottile ed uniforme di mandorle a lamelle, infornare a 200° per 15 minuti.
Nel mentre arrotolare il restante foglio di lasagna, tagliarlo molto sottilmente ottenendo una piccola matassa di tagliatelline.
Portare l'olio alla temperatura di 170° e friggere, scolare, preservare.
Scaldare ed allineare i piatti, distribuire sul fondo di ognuno una cucchiata di salsa mornay ed allargarla con il dorso di un cucchiaio, sporcare con una punta di polvere di caffé, un paio di lamelle di mandorle e scorza d'arancia.
Disporre al centro la lasagna ormai cotta e lasciata riposare almeno 5 minuti.
Sormontare con la matassa di tagliatelle al caffè fritte, la julienne di radicchio, chiudere con il gamberone lucidato con un velo di miele e sporcato con pochissimo caffé.
Con questa ricetta partecipo al gioco più figo del web, il solo ed unico MTChallenge!!!
Non ci è parso vero!!!!!!!
Di solito tocca trovare scuse per giustificare gli stravizi, questo mese.....è un dovere, la causa ce lo impone e noi ubbidiamo solerti!
Senza pormi troppe paranoie per conquistare il clik giusto.....tanto non mi è mai, proprio mai successo, vi propongo la mia
LASAGNA AL CAFFE', GAMBERONI, RADICCHIO, SAUCE MORNAY ALLO SCALOGNO
Ho letto con attenzione tutti i post dedicati alla sfoglia, tanti consigli, tutti interessanti.....le dritte non bastano mai!!!!
Ho quindi scelto di realizzare la mia lasagna( la dose è per 6/8 pax, ma io ne ho cucinato solo 2 e conservato la restante per un "altro progetto") utilizzando per la sfoglia:
270 g farina "0"
30 g chicchi di caffé macinato
1 pizzico di peperoncino in polvere
1/2 cucchiaino di scorza d'arancia grattugiata
3 uova intere
1 guscio d'uovo colmo d'acqua
Inutile che spieghi io come fare, Sabrina ha fornito tutte le dritte necessarie e vedendo le vostre sfoglie direi che " tutta la classe" è stata davvero disciplinata ed attenta......oppure qui c'era già dell'esperienza....e non poca!!
Ho impastato e tirato la mia sfoglia, bella profumata e ruvida quanto necessario.
Dopo il raccomandabile riposo ho tuffato i rettangoli di pasta in acqua bollente salata, scolato, allargato su di un torcione pulito, pennellato con un velo d'olio, coperto e preservato nel telo stesso.
Nel mentre ho preparato il ripieno, per una porzione servono:
4 gamberoni
1 scalogno
1/ 2 cespo di radicchio rosso di Treviso( in questo caso precoce)
burro, olio evo, prosecco, sale, pepe, timo fresco.
In un ampio tegame scaldare burro ed olio, una volta a temperatura unire lo scalogno finemente tritato.
Cuocere qualche minuto sempre mescolando senza far colorire e senza unire liquidi.
Aggiungere i gamberoni interi ma privati del filo intestinale( estrarlo con la punta di uno spelucchino praticando un forellino sul dorso del carapace), cuocere a fiamma alta, girare, unire il radicchio rosso tritato molto grossolanamente, coperchiare, cuocere ancora 2 minuti, alzare la fiamma, spegnere con il vino, lasciar evaporare, correggere con sale, pepe, timo sfogliato.
Recuperare i gamberoni, privarli di testa e carapace( tranne uno che servirà per la decorazione individuale), tagliarli a tocchetti, preservare.
Preparare la salsa mornay:
60 g burro
60 g farina "00"
500 g latte
100 g gruyére
2 tuorli d'uovo
100 g panna fresca
30 g scalogno stufato
burro,sale, pepe nero, noce moscata
Stufare con un cucchiaio di burro lo scalogno e preservare.
Fondere in casseruola il burro, unire la farina, mescolare, cuocere un paio di minuti, unire il latte già caldo e portare a cottura come per una normale besciamella.
Correggere la sapidità, unire pepe e noce moscata.
Pellicolare a contatto, nel mentre mescolare i tuorli con la panna, grattugiare il formaggio.
Unire alla besciamella il composto di panna/uova, mescolare alla perfezione.
Aggiungere lo scalogno stufato e successivamente il gruyère grattugiato, incorporandolo alla perfezione.
Allineare tutti gli ingredienti, portare il forno a temperatura( 200°)
Imburrare la pirofila senza trascurare angoli e bordi.
Distribuire sul fondo un velo di sauce mornay, sovrapporre un foglio di lasagna al caffè, coprire con un secondo strato di salsa.
Cospargere con qualche tocchetto di gamberone ed una cucchiaiata di radicchio/ scalogno.
Proseguire con un secondo foglio di lasagna, altra salsa, gamberoni, verdure, salsa.
Ripetere per almeno 4 volte, chiudere con il foglio di lasagna ed abbondante salsa mornay( preservarne un po' per il dressaggio del piatto).
Per completare il piatto servono:
mandorle a lamelle
olio d'arachide per friggere
1 foglio di lasagna al caffé ancora cruda
qualche foglia di radicchio tagliata a julienne
una punta di caffé in polvere
1/2 cucchiaino di miele liquido
scorza d'arancia
il gamberone tenuto integro da parte e rapidamente ripassato in padella
Coprire la lasagna con uno strato sottile ed uniforme di mandorle a lamelle, infornare a 200° per 15 minuti.
Nel mentre arrotolare il restante foglio di lasagna, tagliarlo molto sottilmente ottenendo una piccola matassa di tagliatelline.
Portare l'olio alla temperatura di 170° e friggere, scolare, preservare.
Scaldare ed allineare i piatti, distribuire sul fondo di ognuno una cucchiata di salsa mornay ed allargarla con il dorso di un cucchiaio, sporcare con una punta di polvere di caffé, un paio di lamelle di mandorle e scorza d'arancia.
Disporre al centro la lasagna ormai cotta e lasciata riposare almeno 5 minuti.
Sormontare con la matassa di tagliatelle al caffè fritte, la julienne di radicchio, chiudere con il gamberone lucidato con un velo di miele e sporcato con pochissimo caffé.
Con questa ricetta partecipo al gioco più figo del web, il solo ed unico MTChallenge!!!
sabato 2 novembre 2013
Nessun dorma.........
Più che nella tazzina il caffè io ce l'ho nel piatto....da sempre!
In realtà ce l'ho pure in testa, anche quello da sempre!
Avevo vent'anni quando ho cominciato ad elaborare la perfida abitudine di "elemosinare" un caffè in tarda serata.
Aspettavo che mio marito fosse a letto per supplicarlo di prepararmi un caffè, tutte le sere.
Lo scopo era unicamente vedere quanto tempo avrei impiegato a convincerlo, quante imprecazioni gli avrei strappato, vedere la sua faccia e.... ridere......diciamo che quanto a rompimento di coglioni io sono davvero una libera docente, ovviamente da sempre, si intende!!!!
Chiaro che poi il caffè non lo bevevo assolutamente, a me piace freddo, me lo conservavo per la mattina dopo.
Giochi estremi di gioventù;))))))
Per il contest di Elena e Cinzia TUTTI I SAPORI DEL CAFFE' ho preparato un piatto salato, meno estremo, più semplice, assolutamente replicabile.
Trattasi di ORZO, GAMBERI, ALLORO E CAFFE'
Per 6 persone servono:
Lavare l'orzo e cuocerlo per 30 minuti unendo all'acqua una foglia di alloro spezzata, i chicchi di caffè, sale ed uno spicchio d'aglio lasciato in camicia.
Terminata la cottura scolare, eliminare i 3 chicchi di caffè, unire il formaggio grattugiato, le restanti foglie d'alloro tritate finissime e mantecare per bene.
Introdurre in ogni piatto fondo un coppapasta e colmarlo con l'orzo all'alloro.
Mentre l'orzo cuoce procedere alla pulizia dei gamberi.
Eliminare e preservare teste e carapaci, estrarre il filo intestinale aiutandosi con la punta di uno spelucchino.
Battere l'albume, intingere le code, passarle nella polvere di caffè( si può mescolare con polvere di nocciole, oppure cacao, cocco, o pane grattugiato).
In un fondo d'olio tostare teste e carapaci, spegnere con il Martini, lasciar evaporare.
Unire i pomodori cubettati, il concentrato, un mestolo di brodo, oppure di acqua a temperatura, portare a bollore, coprire, cuocere 15 minuti.
Spegnere, premere molto bene le teste, eliminare, passare al passaverdure e filtrare al setaccio fine ( per chi ce l'ha al cinese).
Friggere rapidamente le code di gambero panate nel caffè in olio d'arachide a temperatura, scolare e collocare sulla sommità dell'orzo.
Estrarre il coppapasta e completare versando tutto intorno un mestolino di bisque.
ma anche le MOLECOLE AL CAFFE' CON LA LORO GELATINA
ed puro il CRUDO DI ANGUS, ARANCIA, ZENZERO E CAFFE'
invece i tournedos con il loro rub super aromatico ancora devono andare in cottura, ma ....qualche segreto lo devo pur avere no?!!!
con queste proposte "gioco"....per adesso e confido non nella vittoria bensì in una gigantesca, ghiacciata e notturna tazza di buon caffè;))))
In realtà ce l'ho pure in testa, anche quello da sempre!
Avevo vent'anni quando ho cominciato ad elaborare la perfida abitudine di "elemosinare" un caffè in tarda serata.
Aspettavo che mio marito fosse a letto per supplicarlo di prepararmi un caffè, tutte le sere.
Lo scopo era unicamente vedere quanto tempo avrei impiegato a convincerlo, quante imprecazioni gli avrei strappato, vedere la sua faccia e.... ridere......diciamo che quanto a rompimento di coglioni io sono davvero una libera docente, ovviamente da sempre, si intende!!!!
Chiaro che poi il caffè non lo bevevo assolutamente, a me piace freddo, me lo conservavo per la mattina dopo.
Giochi estremi di gioventù;))))))
Per il contest di Elena e Cinzia TUTTI I SAPORI DEL CAFFE' ho preparato un piatto salato, meno estremo, più semplice, assolutamente replicabile.
Trattasi di ORZO, GAMBERI, ALLORO E CAFFE'
Per 6 persone servono:
orzo perlato 300 g
gamberi rossi 18
aglio 1 spicchio
alloro 3/4 foglie
Martini dry 1 shot
Pomodori ramati 2
Concentrato pomodoro 1 cucchiaio
albume 1
grana padano 60 g
caffè macinato qb
caffè in chicchi 3 chicchi
olio evo, olio arachidi, sale fino
Lavare l'orzo e cuocerlo per 30 minuti unendo all'acqua una foglia di alloro spezzata, i chicchi di caffè, sale ed uno spicchio d'aglio lasciato in camicia.
Terminata la cottura scolare, eliminare i 3 chicchi di caffè, unire il formaggio grattugiato, le restanti foglie d'alloro tritate finissime e mantecare per bene.
Introdurre in ogni piatto fondo un coppapasta e colmarlo con l'orzo all'alloro.
Mentre l'orzo cuoce procedere alla pulizia dei gamberi.
Eliminare e preservare teste e carapaci, estrarre il filo intestinale aiutandosi con la punta di uno spelucchino.
Battere l'albume, intingere le code, passarle nella polvere di caffè( si può mescolare con polvere di nocciole, oppure cacao, cocco, o pane grattugiato).
In un fondo d'olio tostare teste e carapaci, spegnere con il Martini, lasciar evaporare.
Unire i pomodori cubettati, il concentrato, un mestolo di brodo, oppure di acqua a temperatura, portare a bollore, coprire, cuocere 15 minuti.
Spegnere, premere molto bene le teste, eliminare, passare al passaverdure e filtrare al setaccio fine ( per chi ce l'ha al cinese).
Friggere rapidamente le code di gambero panate nel caffè in olio d'arachide a temperatura, scolare e collocare sulla sommità dell'orzo.
Estrarre il coppapasta e completare versando tutto intorno un mestolino di bisque.
Rispolvero alcune proposte già "apparse su questi schermi" e ad alto tasso di caffeina....giusto per suggerire qualche idea sfiziosa e sono le PEPITE AL FONDENTE, REGGIANO E CAFFE'
ma anche le MOLECOLE AL CAFFE' CON LA LORO GELATINA
ed puro il CRUDO DI ANGUS, ARANCIA, ZENZERO E CAFFE'
invece i tournedos con il loro rub super aromatico ancora devono andare in cottura, ma ....qualche segreto lo devo pur avere no?!!!
con queste proposte "gioco"....per adesso e confido non nella vittoria bensì in una gigantesca, ghiacciata e notturna tazza di buon caffè;))))
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