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lunedì 5 agosto 2013

Thailandia nella testa!


...........e pure nelle mani, nei ricordi, nel cuore.

Non c'è nulla da fare, ogni qualvolta (cioè spesso) io venga chiamata a realizzare una cena thai mi sento la persona più felice del mondo:))

Non si tratta solo di cucinare, si tratta di cercare ogni singolo ingrediente, senza rinunciare a nessuno, si tratta di ricreare un'intensità di sapori e di atmosfera dal fascino indimenticabile.

La bellezza del dettaglio è in Thailandia l'essenziale e dedicarcisi è del tutto naturale.

Ed è proprio per questo che il mio giardino si sta ormai trasformando in una piantagione di banani, sono partita con un paio ed ormai ne ho 14.....più nuovi promettenti virgulti in crescita!

Valanghe di foglie e si incomincia ad intrecciare con tutta la pazienza e la precisione possibile, il cibo.....quello verrà dopo!







Quest'anno a novembre tornerò in Thailandia, voglio assistere e certamente partecipare al Loy Krathong, il festival più "luminoso" e romantico che ci sia, migliaia di barchette intrecciate in foglie di banano che contengono fiori, cibo, candele, monetine e sogni.......un infinito fiume di sogni che fluttua sull'acqua, speriamo in tanta fortuna per tutti!!!

domenica 12 maggio 2013

Un po' d'Oriente......e un po' no!!


Al Prana di Albisola si stanno tenendo delle cooking classes davvero speciali.

Siamo partiti con l'idea di lezioni di cucina totalmente operative, talmente tanto operative che in poco tempo ci siamo trasformati in un vero e proprio laboratorio gastronomico, ognuno arriva con idee che ne integrano altre, con esperimenti iniziati in proprio ed ora condivisi.

Si parla di cucina orientale ed i "ragazzi" decidono che l'involtino fritto proprio no, è out, quindi  provano, cambiano e tirano fuori piattini leggeri e deliziosi.....e questi pensavano di venire a  veder eseguire una ricetta!!!!!!!!!!!!!!!!

Adoro chi si entusiasma, è un'arma potente e contagiosa, molto!!!

Ecco il nostro, anzi il loro
 INVOLTINO, PIRAMIDE DI RISO E GAMBERO IN OLIOCOTTURA






Perchè la bontà può essere semplice....e da questo equilibrismo di sapore e sapori orientali passiamo
al CRUMBLE DI CARCIOFI, POMODORO CANDITO, MANDORLE TOSTATE......intensità e ricchezza.....a me ricorda la gonna di una danzatrice spagnola!
Venerdì scopriremo i crumbles che non vi aspettate.....e chissà cosa scoprirò io, non vedo l'ora!!;)))

 


domenica 5 maggio 2013

Collezione Primavera Pazza 2013 ............osiamo l'inosabile!!!!!


Queste piogge primaverili ormai non mi sorprendono più.
Sono così frequenti che ogni tanto mi affaccio all'orto con la certezza che qualche goccia stia già scendendo..... o sia in procinto di farlo.
Oggi ho voluto ispirarmi proprio alla pioggia primaverile e ....abbiamo trovato una soluzione per far tornare il sorriso e garantire il gusto!!





Il primo passo, divertentissimo, è scattare fuori a raccogliere carciofi, piselli e fave.
Bisogna farlo in fretta, le fave non si possono cogliere dalla pianta bagnata....sennò poi diventerà gialla e triste, dunque non si fa.




Ho cucinato le verdure raccolte più quelle che avevo già in casa semplicemente passando al vapore patate, carote, cipolle, fave e piselli ed ho fatto bollire i ceci affinchè risultassero ben morbidi.

In pratica....un minestrone!!:)
Ho passato la verdura al setaccio ed unito all'impasto un uovo, maggiorana fresca, due pugni di pecorino grattugiato, sale, pepe.
Ho modellato tanti piccoli dadi di verdura e poi li ho passati a rassodare in frigo.



Una volta raffreddati li ho fritti in olio d'arachide profondo.
Nel mentre ho rubato la buccia a 3 melanzane striate, le ho ridotte in lunghi nastri che ho ripassato in padella e con i quali ho creato la copertina per il dado di verdura.
Al fuoco ho sciolto dello zucchero semolato e ricavato un caramello a secco




Occhio, ora si osa l'inosabile!!
Ho intinto i cubi direttamente nel caramello e poi li ho appoggiati su di un foglio di silpat.
Ancora, ho pulito, lavato i carciofi, tolto le spine( i nostri liguri sono spinosissimi), li ho schiacciati senza romperli e fritti mantenendo la pressione sul dorso, in modo che risultassero ben aperti.




Il piatto si compone posizionando un cubo di  "verdura impermeabilizzata", sopra si inserisce l'ombrello di carciofo sormontato da una pioggia di fili di melanzana, sottili, e croccanti.
Sotto l'ombrello, ben protetti, trovano posto  le fave fresche, anzi....freschissime, i carciofi crudi e qualche gocciolina di caramello.







Sono stata costretta a dare un morsettino per farvi vedere il ripieno morbido ed ancora bello tiepido.
Il contrasto è notevolissimo, vale totalmente la pena osare.




Per chi "ama il classico" si può sempre optare per un carciofo imbottito con il ripieno di verdura e poi fritto legandolo con il refe.




Con la pelle di melanzana rimasta( troppo preziosa per sciuparla) ho fatto dei rolls di legumi e curcuma ed un piccolo filetto di branzino anche lui sigillato e cotto nella sua foglia di banano.....e chi ha paura della pioggia?!!!;)))



venerdì 13 gennaio 2012

L'esperienza....è conoscenza!

Una volta, almeno 20 fa, circolava una pubblicità tormentone di un goloso wafer al cioccolato, dove il dinoccolato, sorpreso, stupito protagonista recitava "...no, io non ho mai provato Hurrà.......ma se non provo come faccio??!"
Non mi viene in mente nessuna risposta, se non PROVA SEMPRE TUTTO!!!!
Non c'è possibilità di capire senza conoscere e per conoscere bisogna provare, anche, soprattutto ciò che sembra singolare, lontano dalle nostre consuetudini.
Quindi ho voluto provare e replicare due suggerimenti che mi sono stati proposti e....ho fatto proprio bene!
Oggi vi propongo un piatto singolare, comodo perchè molte parti si possono preparare in anticipo, leggero perchè la cottura del pesce è al forno, completo perchè c'è davvero tutto e direi anche piuttosto creativo e divertente.

LAMPUGA, RIDUZIONE DI CAMPARI, CAPPERI CANDITI vicino a VERZIN DI CAPRA, MENDIANTS AI CAPPERI, ARANCIA E OLIVE 







Singolare ed interessante, i mendiants salati sono strepitosi, la riduzione al campari assolutamente versatile( l'ho già provata su carni bianche).

Vi lascio con un'immagine richiesta da qualcuno, LE PIRAMIDI DI RISO NELLA FOGLIA DI BANANO la comodità è inimmaginabile, provo a raccontarvela.

Queste piramidi sono fatte in modo che si prendano in mano, si aprano e ci si ritrovi con un comodo "cono da passeggio" sopra il quale si può aggiungere il completamento che si desidera.....questo è vero street food!!





ecco come si fa...




domenica 11 dicembre 2011

LA CURA



Qualcosa  di speciale, di "autentico" ed antico ed al tempo stesso semplicissimo ed assolutamente salutare.
Un piatto unico ricordando la Thailandia.....nell'attesa di tornarci e magari pure di rimanerci.

Naturalmente la cucina Thailandese è molto varia a seconda delle regioni, dei paesi confinanti ( al nord ci sono influenze indiane e della cucina birmana, ad est esistono forti similitudini con il Laos) e naturalmente della vicinanza al mare.
Io conosco la cucina della Thailandia del Sud e quella della capitale che pur cosmopolita e ricca di ogni influenza ed offerta gastronomica mantiene comunque intatta la tradizione dei piatti  classici della cucina Thai.





Ho voluto preparare un PAD THAI, perchè mi piace e perchè ne avevo nostalgia.
Purtroppo le materie prime non sono le stesse e mangiarlo per strada è davvero tutta un'altra faccenda.
Si tratta comunque di un piatto tipico a base di noodles di riso,  code di gambero, soia, cavolo, uovo, porro a volontà, salsa di pesce, zucchero, succo di limone.
Vederlo preparare è bellissimo, poterlo mangiare lo è ancora di più.

Vi rimando a questo video che vi mostra come avviene il tutto e che fra l'altro è anche il primo video che carico in vita mia.....speriamo funzioni, mi sembra difficilissimo!!!!!




Fantastico, ho controllato, funziona !!!!!

Il dettaglio che fa la differenza e mi consola delle inevitabili mancanze e modifiche apportate è la CIOTOLA INTRECCIATA IN FOGLIE DI BANANO.
Insieme all'intaglio vegetale   ed all'intaglio del sapone quella dell'intreccio delle foglie di banano è una delle ragioni, forse la ragione principale per la quale amo  questo splendido paese, vale a dire per la pazienza, la cura, la dedizione che c'è nelle cose e nei gesti che quelle cose creano.
Trovo speciale l'attenzione, la precisione del gesto che si rispecchiano nella cortesia e nella gentilezza verso le persone, sembra incredibile, ma è così.
Se ti abitui a trattare con delicatezza, come un fiore anche una semplice rapa, se il tuo tocco è tranquillo e delicato con una foglia.....ebbene lo è anche con le persone, lo è anche nella vita......io lo trovo fantastico, questo mondo  per me è stata una straordinaria scoperta...una meravigliosa cura!!

sabato 8 maggio 2010

Banano style



Vi ricordate dei miei banani? Quelli che un paio di mesi fa erano completamente a terra, senza una foglia, solo fusti secchi e spelacchiati...insomma kaputt!!

Ebbene, non lo sono più! Le nevicate che li avevano stremati, almeno quelle, sono finite e i miei banani sono di nuovo ricchi e rigogliosi.




Queste erano le girandole che l'anno scorso di questi tempi avevo ideato per un party tutto "green", nel piatto e negli allestimenti.
Quest'anno ho utilizzato una tecnica thailandese( che avevo già spiegato utilizzando la carta) per piegare le foglie ed ottenere dei contenitori multifunzione.
Partendo da un modulo base e ripetendolo si possono ottenere delle coppette, dei sottociotola o sottopiatti....come quelli che vedete in foto




Questi sono i dettagli del lavoro, semplice nei gesti ma piuttosto lungo nei tempi, soprattutto se pensate che bisogna piegarne parecchi.

La cosa interessante è che la proposta non si limita ad un progetto decorativo, ma si presta alla cucina vera e propria.
Nelle foglie si cucina veramente tutto, pesce, carne, vegetali, riso e lo si fa in molti modi, al vapore, alla griglia, anche fritto.





Partendo dall'intreccio della prima immagine si ripiegano i lembi all'interno per formare una sorta di sacchettino che poi verrà legato con refe e posto a cuocere su di un cestello al vapore.




Una cottura assolutamente semplice che mantiene inalterati i sapori e non sconvolge le consistenze.

Il bello è che una volta aperto il saccottino torna ad offrirsi come uno splendido fiore ed in un contesto informale, come dovrebbe essere una cena di questo tipo, può tranquillamente sostituire il piatto( lo so che nella mia foto c'è!)




Ancora più semplice e molto più veloce, questa opzione prevede di posizionare la vivanda e ripiegare la foglia semplicemente come una busta, poi si procede come prima




e infine, per accogliere qualunque cosa non richieda cottura, con pochi gesti si ottengono scatolini di banano, semplici, originali, usa e getta e soprattutto.....a costo zero!!




giovedì 25 febbraio 2010

Banani kaputt !!




Chi frequenta questo blog( grazie!!), ma anche chi vi è capitato occasionalmente...... o per sbaglio,
probabilmente saprà della mia passione per la Thailandia e per i suoi preziosi e antichi mestieri.

Fra questi, oltre all'intaglio vegetale e all'intaglio del sapone, trova posto l'intreccio delle foglie di banano. Vengono intrecciate per realizzare cesti, cabarets, vasi, contenitori che spesso peraltro andranno ad ospitare gli intagli di frutta e verdura.

Nel mio giardino ci sono ben 6 banani che fino ad ora mi hanno consentito di cucinare, foderare apparecchiare e intrecciare ...... all'uso thailandese.



Fino ad ora.......perché un copioso acquazzone ha ridotto le gigantesche e splendide foglie in tristissime frange strappate, cadenti e inutilizzabili!

Non potendo far diversamente e aspettando che i miei banani tornino a "sorridere" ho usato la stessa tecnica con della semplice carta.
Con questa abbordabilissima tecnica si possono realizzare sottopiatti, sottobicchieri, vasi, vassoi, alzate, ciotole...... praticamente a costo zero!!!



Ho tagliato 35 strisce di carta( le dimensioni sono a vostra discrezione, basta siano tutte uguali), in questo caso mi sono liberata di un libro di trigonometria che non ricordo di aver aperto mai (non è un vanto....è un dato di fatto!), ma si può usare carta di giornale, pagine di fumetti, carta da pacco, meglio ancora spartiti musicali( fotocopie eh!!)

Si individua il centro, si piega ad angolo retto prima a destra e poi a sinistra,si gira dall'altro lato, si piega a metà e poi si ripiegano ancora le due "alette"...assomiglia vagamente ad un primordiale aeroplanino.



Con questo criterio si piegano tutte le strisce, ottenendo dei semplici moduli che devono essere avvicinati e inseriti uno nell'altro.



Si ottiene una lunga fila che deve poi essere assicurata, anzi cucita con normale ago e filo.
L'effetto iniziale sarà quello di un ventaglio che si arrotonderà fino a formare un cerchio completo.



Si ritagliano 6 cerchi di carta, si sovrappongono e si appoggiano come base, in ultimo si cuciono.

A questo punto si può colorare la carta con del caffè, l'effetto sarà piacevole poichè il colore non penetrerà nelle pieghe creando un contrasto interessante.

Naturalmente a seconda della carta scelta si può giocare all'infinito con i colori.
Se piace si possono passare con vernice trasparente spray, ma io li trovo molto più belli così.



Un'idea per un uso diverso e creativo valido anche( e soprattutto) per la versione originale in foglie di banano, è quella di utilizzare i sottopiatti come originali e giganteschi girasoli all'interno di una composizione decorativa, magari unitamente a spighe, canne, rami secchi.

Io ci ho messo quello che il giardino mi ha lasciato prendere..........il risultato è questo....... dalla tavola al vaso...................... e viceversa!!