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venerdì 9 dicembre 2011

Il finger??????......non è poca roba!!!!

Il finger non è poca roba ed ha pure delle regole!!!!!

Non sono regole di vita e violarle non comporta punizioni corporali nè pecuniarie, ma conoscerle si può, forse si deve dal momento che il finger buffet sembra diventato irrinunciabile!!!
Innanzi tutto un finger deve avere delle dimensioni ridotte, questo è ovvio, ma non deve essere POCA ROBA.
Non si può pensare di preparare una lasagna, tagliarne un cubetto ed ottenere un finger di lasagna.....facile , troppo facile!!!!!
Il finger NASCE PICCOLO nel senso che si progetta esattamente come una MISE EN BOUCHE e quindi deve avere delle dimensioni precise, deve poter essere gestito con le sole mani e deve poter essere gustato in un sol boccone, non preso a morsi...come faccio io con qualsiasi cosa passi vicina alla mie fauci!!!!
......e non vale neanche fare un paragone con la propria apertura mandibolare!!!!!








La PRESENTAZIONE del finger è imprescindibile, quindi dimensione, forma, colori, estetica sono fondamentali non accessori, un cucchiaio di strepitosa  insalata di astice, finocchi, ceci ed arancia è uno strepitoso assaggio, non un finger....che prevede invece una costruzione più ragionata e dedicata a quell'unico specifico boccone.
Ragionata come?? Come COSTRUZIONE DEL SAPORE e come COSTRUZIONE DELLA FORMA.


Nella foto sopra c'è un finger, si tratta di un cono di crespella con "farina di pinoli", coniglio grigio di Carmagnola, crema extra di mela carla, crudo di verza.

Di seguito qualche altro esempio, non troverete dolci perchè non sono da ritenersi finger bensì pasticceria minuta....tutta un'altra storia.












Questo piccolo ripasso è per informarvi che se vi piace l'argomento, se vi piace confrontarvi e se siete chef vi aspetta l'appuntamento con il 3° CAMPIONATO ITALIANO  DI FINGER FOOD ED IL 1° CAMPIONATO INTERNAZIONALE ......una grande occasione per vederne delle belle e naturalmente chi non cucina può sempre osservare!!!!!

domenica 30 ottobre 2011

Stai ferma Fabi!!

Metodo.
Ci vorrebbe metodo ed io....non ce l'ho!
Sapete cosa vuol dire avere mille idee in testa e non riuscire a tradurle in un progetto definito?? Ecco, questo è quello che mi capita di continuo!
Vedo una cosa, la mia mente in un guizzo la elabora, mentre succede scatta una seconda idea e poi una terza, a quel punto ne ho almeno quattro da gestire e tutto diventa confuso, vengo assalita dalla furia di fare bene, anzi fare meglio di quello che sto facendo.
Esempio: qualcuno parla e racconta qualcosa, io non ce la faccio a trattenermi e devo proporre qualcos'altro, magari suggerire uno sviluppo non  previsto e non richiesto, un miglioramento solo da me interpretato come tale.
Non so perchè, ma quest'onda inarrestabile è talmente violenta che mi travolge e spesso non mi conduce a niente se non ad essere nota per quella che ha sempre mille idee in testa e ....niente in mano!

Voi che certamente avete più metodo di me( fosse anche solo per la puntualità con la quale riuscite a gestire i vostri blog) come vi organizzate quando volete raggiungere  un obiettivo, quando avete in mente un progetto ambizioso e non volete correre il rischio di perdervi per strada?!!



In cucina no, è un'altra cosa, le idee sono infinite, ma trovo il tempo per tutte!!!
In questo periodo con la socia Patti abbiamo elaborato nuovi menù e per ognuno di questi è previsto (come sempre) un allestimento unico e personalizzato.
Questa volta essendoci di mezzo una zucca ho optato per un menù vergato a mano su foglie di carta artigianale e piccoli segnaposto accompagnati da altrettanto piccole monetine antiche( ecco a che servono le collezioni di famiglia!!!) forate come charms portafortuna..... quella serve a tutti, vero??!!






Inoltre per dare il benvenuto agli ospiti ho pensato e proposto delle micro gelatine al tè verde, menta e zenzero, gli stessi sapori che saranno poi ricordati nei piatti durante la cena!
In freezer riposa invece un esperimento ancora da definire, vorrei fare una bella "granita" di zenzero ed ananas da usare come top(quindi deve essere spumosa e leggerissima) per i nuovi cocktails....naturalmente già tutti in testa!!!

mercoledì 5 ottobre 2011

Quando buono fa rima con sano!!!!!

.....e magari anche con bello!!

Divertenti e ricche di prodotti genuini, naturali, della terra, anzi del mio orto(...che sempre terra è) ecco le



                                  SEMISFERE DI ZUCCA,CASTAGNE, PATATE  E PISELLI





Occorre solamente una pentola per la cottura a vapore, oppure più cestelli a castello per cucinare separatamente patate, piselli e zucca su di un vapore di timo ed alloro.
Quanto alle castagne le ho fatte bollire direttamente nella pentola che ha prodotto il vapore, quindi....tutto in uno.
Una volta cotte le verdure, ancora calde vanno lavorate con poca panna liquida, sale e pepe, la zucca con le castagne, i piselli con le patate.
A questo punto avrete 2 composti, uno arancio chiaro ed uno verde chiaro.
Si versano 100 gr. di ogni composto più 100 gr. di acqua in un pentolino, si porta a bollore e si uniscono 2 gr, di agar agar e si continua per 3 minuti.
Una volta spento si versa in stampi di silicone a semisfera fino al consolidamento
Una volta rassodati estraete le semisfere ed affettatele tutte alla stessa altezza, poi ricomponetele alternando i sapori, a questo punto tagliate prima in 4, poi in 8 e ricomponete nuovamente alternando ancora i colori.
Otterrete il risultato che vedete in foto, guarnite con la buccia di un pomodorino inciso, privato della polpa e poi arrostito.
Sembra laborioso, ma in realtà il montaggio, smontaggio, riassemblaggio non richiede più di un paio di minuti e pochissimi gesti.
Può essere un piccolo antipasto od un contorno, volendolo più goloso niente vieta di accompagnarlo ad una fonduta di pecorino o Castelmagno.

Con questa ricetta partecipo al contest di SULEMANICHE.....due sorelle ai fornelli






E adesso vi chiedo una cortesia che è soprattutto un consiglio, il mio amico Giovanni ha iniziato ora ora la sua avventura nel mondo dei bloggers, naturalmente con il suo stile e la sua ironia inconfondibili......chi ha voglia di curiosare e di dare consigli( lo sapete tutti che io non sono proprio in grado di darne....e a lui invece  servono tutti) lo trovate nella sua pagina Breakfast per cena.

Quanto a noi ci vediamo al mio rientro da Firenze con il reportage del Buffet Speziale che si terrà domenica 9 ottobre, chi fosse nei paraggi, chi volesse assaggiare, aiutare, soprattutto chi volesse partecipare alla Giornata Nazionale della Persona con sindrome di Down sarà naturalmente il benvenuto!!

mercoledì 24 agosto 2011

Tutti pazzi per il brunch: il contest di Mammazan.......e chi sennò?!!!

Per Mammazan, il suo brunch, i suoi ospiti reali ed anche quelli  virtuali....cioè tutti noi, ho preparato due piccole pietanze sfiziose, comode, facilissime e che stanno bene sull'allegra e composita tavola allestita per un brunch .

Ecco i Lecca lecca di melanzane





Vi serve:
1 melanzana lunga e sottile
1 uovo
mozzarella fior di latte
pomodorini
basilico fresco
olio di arachidi
sale, pepe qb



La preparazione è elementare, una volta affettate finemente le melanzane in tanti dischi( numero pari) si taglia la mozzarella nella stessa forma e dimensione, la si asciuga, si sovrappone ad un disco, si chiude con il secondo e si preme bene.
Uovo, pan grattato, daccapo per una doppia panatura e poi frittura in olio profondo.
Si scola e si passa su carta assorbente, nel frattempo si preparano gli stecchi inserendo prima un pomodorino, poi un ciuffo di basilico, un altro pomodorino, quindi la melanzana, in ultimo ancora un pomodorino.
Una volta preparato un bel numero di lecca lecca si dispongono a mazzo dentro ad una brocca, oppure si  legano con uno spago o si piantano su di una corona di pane.
Sono ghiotti e davvero semplicissimi, credo che tutti prepariamo qualcosa di simile magari presentato diversamente.




Grande semplicità anche per le Scatoline di gattò con chili e verdure










con patate, parmigiano, pecorino fiore sardo, uova, panna, maggiorana, sale e pepe, ho preparato il classico polpettone ligure( non ho messo i fagiolini), una volta freddo ho tagliato in cilindri.
Ho scoperchiato i cilindri e conservato il coperchio, scavato con uno scavino e riempito la cavità con chili tiepido.
Vicino ho piazzato una dadolata di pomodorini freschi....... ci voleva una nota di leggerezza ed acquosità.
Sono simpatici, non hanno problemi con la temperatura di servizio..........sono buoni!!!

A proposito di temperature estreme....





........guardate Nanna, per trovare un po' di refrigerio dorme sullo straccio umido, ma lei si addormenta anche mentre riempio la ciotola della pappa, mentre pulisco il naso alle sue sorelle....cavoli, si chiama Nanna con un perché!!!




Pochi giorni ancora, Mammazan , a quanto pare..... Nonnazan..... aspetta!!!!






giovedì 26 maggio 2011

Profumi liguri.....di creuze , caruggi.... e palazzi genovesi

UN BUFFET INTERAMENTE LIGURE....che più ligure di così proprio non si può, con i profumi intensi dei nostri orti, le erbe spontanee dei campi, il pescato del nostro mare e le paste della tradizione, quella tradizione che abbiamo imparato attraverso i gesti e che attraverso gli stessi gesti ogni giorno cerchiamo di portare avanti!


Neanche a dirlo...la creuza è quella dove io abito, il vicoletto, o mulattiera in decisa pendenza che dal mare conduce ai monti...il palazzo genovese è quello di Villa Orsini, sede di uno studio d'ingegneria.....oggi invaso dal profumo di basilico!


Ed infatti il buffet prevede proprio dei piccoli flan con piselli freschi e fave, pinoli tostati e basilico genovese D.O.P.


ma anche il più classico dei ciupin con gallinella, scorfano,cozze, vongole ed un bel crostino casalingo strofinato con il nostro aglio ed il nostro olio Riviera ligure D.O.P.


acciughine impanate e fritte alla spotornese, con un ripieno golosissimo di fiore sardo D.O.P.,pan grattato, uva passa, acciughe sott'olio, zeste di limone, timo


c'erano anche insalatina di panizza con cipollotto fresco, l'ultra classico patate,fagiolini e pesto e pure le focaccine con lardo, castagne e miele...e poi il "polpettone", quello specialissimo di patate e fagiolini, morbido ma con una crosticina croccante e deliziosa...insomma, come dicevo...ROBA DI LIGURIA!!
Questo il menu completo




trofiette casalinghe con olive taggiasche, pomodorino extra dry( anche quelli nostri) e crumble di noci e timo.
Accanto, leggermente fuori inquadratura i più classici ripieni liguri, noi abbiamo privilegiato le cipolle....sono sempre le più gettonate, con la nota irrinunciabile della maggiorana, la persa, come la chiamiamo noi!



naturalmente un assaggio delle nostre focacce, nella versione classica, ma anche con salvia, con cipolle e farcita



.

..........e dallo studio sospeso fra arredi ultramoderni ed un "guscio" d' aristocratica bellezza e assoluta tradizione passiamo alla meno nobiliare ma bellissima e assolata creuza de ma dove abito io....questa






in un luogo simile come potrebbe non dormire sereno e a bocca aperta il più buffo dei gattini di casa?!!

venerdì 4 marzo 2011

UN CONTEST POMODOROSO E GAROFALOSO



.......E' il contest fresco fresco  che profuma dei sapori del sud, appena indetto da IL POMODORO ROSSO   in collaborazione con PASTA GAROFALO  ,dedicato a tutti, ma specialmente agli studenti e suggerito a coloro che ne condividono gli stessi robusti appetiti e la stessa tempistica contratta.
Regolamento ed informazioni utili direttamente nel sito di riferimento.




Chiaramente  studentessa non lo sono più da un bel pezzo, però chi può dirlo, magari prima o poi un ripasso lo faccio, intanto dedico il mio piatto a tutti coloro che avranno piacere di tentarne la replica.
Gli ingredienti consentiti sono giustamente pochi, quando mai uno studente(ma non solo lui) ha il frigo pieno??
Imprescindibile l'uso della Pasta Garofalo, qualsiasi formato purchè ci sia!
Sono consentiti  5 ingredienti al massimo, pomodoro, mozzarella fresca, alici conservate, legumi in scatola ed una verdura fra melanzana, peperone o zucchina.
Volendo se ne possono usare meno, ma assolutamente la ricetta deve concludersi entro un tempo massimo di 30 minuti....digestione esclusa!!








ARCOBALENO DI PEPERONI CON CALAMARATA, MOZZARELLA, ZESTE DI LIMONE, CHIPS D'AGLIO E TIMO


..una ricetta "del sud" con i "profumi di Liguria"


Tempo di preparazione, cottura compresa: 20 minuti esatti.
Difficoltà:...sotto i minimi sindacali.




Ecco come: senza dosì nè pesi, solo in base agli appetiti, come vedete dentro ogni fetta di peperone stanno comodi 2 o 3 calamari di pasta.


Riscaldare il forno e portarlo a circa 200/220°.
Tagliare i peperoni(possibilmente di colori diversi) in fette della stessa altezza della pasta.
Ridurre le falde restanti in piccoli dadini, ripassarle in padella con un cucchiaio d'olio extra vergine d'oliva, uno spicchio d'aglio, poco peperoncino.
Cuocere per circa 7/8 minuti, le verdure devono rimanere croccanti.Salare, pepare
Contemporaneamente portare la pasta a metà cottura in acqua bollente salata aromatizzata con la scorza di un limone, la calamarata cuoce in 16 min. quindi io mi sono fermata a 8.
Tenere da parte 1 mestolo di acqua di cottura
Disporre le rondelle di peperone in una teglia unta, oppure su carta forno, o su di un foglio di silicone senza neanche ungere.
Inserire la pasta scolata che sarà divenuta morbida e quindi assumerà la forma del "contenitore".
Riempire fino all'orlo con i peperoni , 1 mozzarella stracciata a mano, un paio di filetti di acciughe sott'olio sempre ridotti in pezzetti.
Cospargere con timo fresco...questo è quello del mio orto




Terminare con una bella grattata di scorza di limone bio...anche questi sono del mio orto






Un giro d'olio, un paio di cucchiaiate dell'acqua tenuta da parte e poi al forno(già caldo) per circa 8/10 minuti
In uscita disporre sulla calamarata delle chips di aglio di Vessalico, oppure dell'aglio che utilizzate voi, ottenute semplicemente affettando finemente gli spicchi e friggendoli in olio finchè saranno croccanti.


..........mi piacerebbe aggiungere altro, ma direi che è assolutamente tutto, quindi buon appetito a chi mangia e buono studio a chi studia, se poi siete di quelli che fanno entrambe le cose, allora beati voi!!!

mercoledì 2 febbraio 2011

UN PIATTO DECISAMENTE "UNICO"....IL FINTO FRAGOLONE



Amici avete notato che anch'io ho imparato a partecipare ai contests??................
........diciamo che sto imparando, alcune sciocchezze sono ancora all'ordine del giorno, non più tardi di una settimana fa ho pensato, elaborato e creato un piatto per un contest già terminato!!!
Escludendo i pasticci tutto il resto va alla grande, diciamo che sto capendo come interagire con voi che è poi esattamente quello che vorrei, solo che ci sto impiegando tempi biblici.....me la sono presa con calma !!!
Appena riuscirò a capire come avere notizia dei contests ai quali partecipare potrò dire di essere a buon punto....ma voi come fate a saperlo?!! Se io non ci capito per sbaglio nessuno me lo dice!!!




In ogni caso ho pensato e realizzato un piatto per il contest di BURRO E MIELE interamente dedicato ai PIATTI UNICI.
Il mio piatto è ...guarda caso, un pochino particolare, trattasi del FINTO FRAGOLONE che con le fragole nulla ha a che vedere se non la forma, in effetti si tratta di un piatto composto da verdura, tanta, con una base di radicchio trevigiano, peperone rosso, patate quarantine, sgombro, pomodorini e zucchine più una panure ricca di erbette odorose dell'orto, olio evo  riviera ligure D.O.P. e pecorino fiore sardo.






La ricetta è semplicissima, per una persona servirà un peperone rosso che andrà alveolato e a crudo sembrerà un fiore sbocciato, in cottura (al forno) si renderà flessibile e si richiuderà, a questo punto assumerà "le sembianze" di un fragolone.
All'interno metteremo delle rondelle di patata quarantina sbianchita alternata a filetti di sgombro(in alternativa acciughine), pomodorini, capperi, pan grattato, olive taggiasche battute al coltello, timo,sale, pepe, aglio e pecorinoal forno a 200° per 12 minuti.
Il peperone così generosamente imbottito andrà alloggiato su di un cespo di radicchio trevigiano opportunamente aperto a ricreare una corolla....tantissimi colori, tantissimi sapori e tutti i principi nutritivi per garantirci un pieno di forza, energia e salute!






Ultima comunicazione....quasi di servizio, ancora 3 posti disponibili, non di più, per il corso di cucina di domenica 6 febbraio, dedicato a tutti i dolci di carnevale del nostro Stivale, compreso questo ghiotto bottoncino con cuore di miele, mandorle, uvetta| e fiocco di vaniglia bourbon!
Veloce e squisitissimo!!



domenica 16 gennaio 2011

MT CHALLENGE DI GENNAIO.........A QUALCUNO PIACE PICCANTE

A qualcuno piace piccante......tipo..... a me!!!!
Da un po' curiosavo fra le pagine di Alessandra e del suo Menu Turistico, ma un po' per pigrizia, molto perchè credevo di non riuscire a rispettare i tempi del gioco non mi ero mai lanciata nel vortice delle danze.
Adesso sì, ho deciso che mi voglio divertire un po' anch'io, magari non era il momento giusto, sono stati giorni pesanti, Fiera Sposi e tante, proprio tante ore in giro ed  in piedi, però ero così entusiasta che questa sera appena arrivata ho deciso che era il momento di tirare fuori le armi, anzi la verza.



Contribuisco allo scambio con la mia " GEOMETRIA DI SAPORI"



trattasi di verza stirata con ovali di semola, sfere di 'nduja, cannuccia di verza ripiena di fonduta di pecorino al peperoncino, perchè......a qualcuno piace piccante!!!





 Come vedete dalle foto ho sbollentato le foglie di verza,le ho tagliate ed assemblate per ricomporre un quadrato, poi le ho appiattite ben bene con il mattarello e successivamente le ho passate sulla piastra schiacciandole con un peso fino ad averle sigillate, ottenendo così un foglio di verza"stirata"




l'ho tagliata a strisce ed intrecciata, su questa base ho deposto dei gnocchi di semola sormontati da sfere di 'nduja, semplicemente lavorandola con le mani insieme ad un pugno di gherigli di noce spezzettati, in ultimo la cannuccia.
Ho preso una foglia di verza trattata come prima, l'ho arrotolata su di un cilindro, sigillata sulla piastra e colmata di una semplice fonduta ottenuta da una fetta di pecorino al peperoncino...fin troppo facile, vero??










come ho detto una verza è tanta e quindi bisogna giocarci tanto, mi avanzava del ripieno e pure della salsa così ne ho fatto delle borsette con tanto di fibbia, non trovate che le venature delle foglie ripassate in padella ricordino quelle del più costoso e sfortunato coccodrillo?!!